Mercato-Albinelli“E’ ora di procedere speditamente alla realizzazione del progetto di riqualificazione del mercato Albinelli, come concordato dal consorzio del mercato con il comune di Modena”. Questo il commento di Silvia Manicardi, presidente Lapam Zona di Modena.

Il progetto di rilancio prevede la possibilità di integrare l’offerta commerciale con attività non strettamente ambulanti (con un massimo del 30% del numero complesivo dei posteggi) e di somministrare cibi e bevande ai clienti, per cogliere i trend e le nuove abitudini dei consumatori così come ci è testimoniato dal mercato Ugo Bassi di Bologna. Inoltre è previsto un ritocco agli orari di apertura e uno stanziamento di 180mila euro in due anni per la riqualificazione fisica della struttura.

“Queste soluzioni, combinate fra di loro e sostenute da una forte attività di promozione del mercato, anche in chiave turistica, sono le basi per poter rilanciare il mercato – sottolinea Rita cavalieri, presidente Licom -. Non ne esistono altre. Siamo fortementi contrari alle posizioni che, ancora una volta, si trincerano dietro i regolamenti pensando che porre continuamente vincoli sia l’unica strada per tutelare gli ambulanti”.

“L’innovazione è l’unico modo per rilanciare il mercato – spiega Silvia Manicardi -. Certo ci sono alcuni elementi di forte criticità come l’altissima tassa sui rifiuti che incide pesantemente sui bilanci delle attività e la scarsità di parcheggi nelle immediate vicinanze che limita l’acquisto dei frequentatori che risiedono fuori dal centro storico. E’ necessario quindi intervenire su questi punti, continuando a garantire la qualità del prodotto e del servizio”.

“Come Licom ci stiamo impegnando per approfondire, attraveso uno studio conoscitivo, la possibilità di introdurre la funzione di e-commerce nel sito del mercato e agevolare un nuovo servizio di food delivery con consegna a domicilio dei prodotti” conclude Marco Poletti, segretario Licom.

​Come Licom e Lapam auspichiamo pertanto che il prossimo appuntamento dell’assemblea che è chiamata a rinnovare il consiglio direttivo si affidi a figure di imprenditori motivate e determinate a percorrere concretamente e senza indugio la strada ormai tracciata dal progetto di riqualificazione.