mostra-fermiMigliaia, dal 6 febbraio ad oggi, i visitatori della grande mostra interattiva “Enrico Fermi – Una duplice genialità tra teorie ed esperimenti” a Bologna. Un successo che ha spinto gli organizzatori a prolungarla fino al 22 maggio prossimo, affiancando ad essa un folto calendario di eventi che inaugurano il prossimo 19 marzo con l’incontro “L’onda più importante del secolo” che farà luce sulla recentissima ed epocale scoperta delle onde gravitazionali. Tra conferenze, spettacoli, e proiezioni a tema scientifico il pubblico verrà guidato con approccio rigoroso e al contempo semplice e divulgativo alla scoperta della storia e delle grandi scoperte della fisica, tra passato e futuro.

Oltre tremila visitatori nel primo mese: questi i numeri della mostra “Enrico Fermi – Una duplice genialità tra teorie ed esperimenti”, che dal 6 febbraio scorso è visitabile a Bologna presso l’ex chiesa di San Mattia (via Sant’Isaia, 14). Dato il successo gli organizzatori hanno posticipato il termine, inizialmente previsto per il 10 aprile, al 22 maggio prossimo. Realizzata a cura del Centro Fermi – Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche “Enrico Fermi” di Roma e organizzata in collaborazione con la SIF − Società Italiana di Fisica e Ia Sezione di Bologna dell’INFN − Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’esposizione dialoga in maniera  interattiva, appassionante, coinvolgente con il pubblico, per far conoscere a tutti uno dei fisici italiani più noti al mondo, paradossalmente più noto all’estero che nel nostro Paese.

Un intento divulgativo che si arricchisce di un ciclo di incontri serali –tra conferenze, spettacoli e proiezioni- per approfondire i temi legati alla fisica e alle grandi scoperte del passato e del presente. Primo appuntamento il 19 marzo a partire dalle ore 18 con la conferenza “L’onda più importante del secolo”: in occasione del centenario della Teoria Generale della relatività einsteniana, il professor Eugenio Coccia dell’Università di Roma Tor Vergata, direttore del Gran Sasso Science Institute e uno dei pionieri della ricerca in fisica della gravitazione, parlerà di una delle scoperte di più straordinaria portata del nostro secolo, quella delle onde gravitazionali, annunciata solo qualche settimana fa. Mercoledì 23 marzo è la volta de “Le ragazze di via Panisperna”, conferenza di Raffaella Simili, docente di Storia della Scienza all’Università di Bologna,  che fa luce su un aspetto poco noto, quello delle scienziate donne che collaborarono con il team di ricerca di Fermi, sfidando e ribaltando ogni pregiudizio. Venerdì 25 marzo è la volta di un originale “Monologo quantistico” a cura di Gabriella Greison, giornalista scientifica, mentre sabato 2 aprile sarà la volta del film “I ragazzi di via Giulia”, sull’avventura, nel 1943, di Marcello Conversi, Ettore Pancini e Oreste Piccioni, i tre fisici italiani cui si deve il celebre esperimento che aprì la strada alla moderna fisica delle particelle. Da segnalare, nel fittissimo programma, la proiezione, il 23 aprile, del documentario “Bruno Pontecorvo, l’uomo e lo scienziato”, il 30 aprile di un nuovo film su Ettore Majorana, dal suggestivo titolo “Nessuno mi troverà”, e il 14 maggio del documentario “Guglielmo Marconi, il mago delle onde” sullo scienziato bolognese che più di ogni altro si prodigò per garantire a Fermi libertà ed indipendenza di ricerca, mentre la progressiva involuzione del regime fascista e la promulgazione delle leggi razziali lo avrebbero costretto alla fine degli anni Trenta al trasferimento negli Stati Uniti.

Tutte le serate si svolgeranno secondo un programma fisso: l’evento dalle 18 alle 19 e, a seguire, fino alle 20:30 happy hour e visita guidata alla mostra. Un’occasione in più per visitare l’esposizione che fa eccezionalmente tappa nel capoluogo emiliano, prima di trovare la sua sede permanente nella storica palazzina dell’Istituto di Fisica di via Panisperna a Roma. E’ in questo Istituto che Fermi, alla guida di un gruppo di giovani ricercatori composto da Franco Rasetti, Emilio Segrè, Edoardo Amaldi, Bruno Pontecorvo, Oscar D’Agostino e Ettore Majorana per gli studi teorici, diede vita a un centro di ricerche sperimentali d’avanguardia rispetto alle altre sedi universitarie. E’ questo l’istituto che fu testimone dei leggendari esperimenti sulla radioattività indotta da neutroni che valsero a Fermi il Premio Nobel nel 1938.

La mostra è organizzata per tappe successive, che esplorano la vita scientifica ma anche la dimensione privata dell’uomo, nella quale sono integrate le sue conquiste in vari ambiti di ricerca, dalla meccanica quantistica alla fisica nucleare: un viaggio alla scoperta della mente creativa di Fermi e della sua “duplice genialità” in equilibrio tra approccio teorico e sperimentale. Ogni sezione è presentata con una nuova chiave di lettura adatta al grande pubblico, compresi i giovanissimi, combinando in maniera innovativa oggetti e pannelli interattivi tradizionali con prodotti multimediali, filmati e sonori, elementi grafici generativi, 3D e proiezioni olografiche. Al centro della Mostra, l’esposizione dell’originale di un inedito quaderno di Fermi del 1934, che testimonia una delle sue maggiori scoperte, la radioattività beta indotta in sostanze irradiate con neutroni.

 

Enrico Fermi – Una duplice genialità tra teorie ed esperimenti

Ex chiesa di San Mattia, via S. Isaia 14, Bologna

fino al 22 maggio 2016

orario: 10 – 18 (10 – 19 la domenica).  Ingresso libero

Chiuso il lunedì

Per informazioni e prenotazioni: mostrafermi@centrofermi.it

Visite guidate gratuite per le scuole