carabinieri_2001Un uomo ferito con una prognosi di 5 giorni, 2 persone arrestate con l’accusa di concorso in rissa aggravata, un terzo partecipante, datosi alla fuga, ricercato dai Carabinieri, un cutter trovato in disponibilità di uno dei due arrestati sequestrato dai militari della Tenenza di Scandiano. Questo a grandi linee il bilancio di una rissa verificatasi sabato pomeriggio nel quartiere Cappuccini di Scandiano sino all’arrivo dei Carabinieri che hanno, a fatica, calmato gli animi dei partecipanti, soccorso il ferito e ricostruito l’accaduto. Protagonisti un cittadino marocchino 28enne da una parte, un 30enne reggiano e un’altro uomo, quest’ultimo fuggito all’arrivo dei carabinieri, che se le sono date di santa ragione fino al deciso intervento dei militari in forza alla tenenza scandianese che seppur a fatica sono riusciti a sedare la rissa. Il motivo di questi caldi momenti? Sono ancora all’esatto vaglio dei Carabinieri, anche se, stando ai primi accertamenti, sarebbero da ricondurre ad attriti ed offese rivolte dal nordafricano alla ragazza del 30enne reggiano che hanno visto quest’ultimo decidere di passare ai fatti.

Secondo la ricostruzione investigativa dei carabinieri di Scandiano, sabato pomeriggio il nordafricano si trovava fermo a bordo della sua auto in Via Palazzina, dove è stato raggiunto dal 30enne reggiano che ha incominciato a colpirlo sino alla decisa reazione del 28enne marocchino che si è armayo di una chiave inglese ponendo in fuga l’aggressore che tornava alla carica subito dopo con l’aiuto di un altro ragazzo. Quindi l’allarme al 112 con il conseguente intervento dei carabinieri scandianesi che bloccavano 2 dei tre litiganti (uno è fuggito prima dell’arrivo dei carabinieri) che nonostante la presenza dei militari continuavano a darsele di santa ragione, minacciandosi reciprocamente di morte. Portati alla calma i militari assicuravano le cure al 28enne nordafricano (per lui 5 giorni di prognosi), al quale peraltro i militari sequestravano un cutter che aveva in tasca. I due condotti quindi in caserma venivano arrestati con l’accusa di concorso in rissa aggravata.