carabinieri-arrestoNel commando di rapinatori anche una donna, come negli anni ’70 – tempi in cui nelle rapine sovente emergeva la figura femminile -. Partendo dalla Campania gli odierni rapinatori  hanno compiuto una serie di rapine ai danni di numerose banche del Nord Italia, tutte realizzate con le stesse modalità: il sequestro dei dipendenti e dei clienti e l’attesa, per diverso tempo, per l’apertura della cassaforte temporizzata. Nel frattempo, per scoraggiare tentativi di allerta delle forze dell’ordine, le vittime (impiegati e clienti) venivano “fatte accomodare” in un unico ufficio e guardate a vista.

I carabinieri della Stazione di Campagnola Emilia, nel reggiano, hanno stretto il cerchio attorno alla banda responsabile anche del colpo di oltre 100.000 euro messo a segno nel maggio del 2015 ai danni della banca Monte Paschi di Siena filiale di Rio saliceto (RE). Secondo quanto emerso dalle indagini la donna e i 3 complici, alternandosi anche con altri correi, tra il 2014 e il 2015 hanno compiuto una decina di rapine in fotocopia ai danni di banche dislocate tra la Lombardia e l’Emilia Romagna.

Veri e propri professionisti della rapina: così sono stati definiti dallo stesso giudice per le indagini preliminari nell’ordinanza di applicazione di misura cautelare restrittiva richiesta ed ottenuta dalla Dr.ssa Valentina Salvi, sostituto presso la Procura reggiana, che ha pienamente condiviso con gli esiti investigativi dei Carabinieri di Campagnola Emilia. Con l’accusa di rapina aggravata in concorso i Carabinieri di Campagnola Emilia hanno eseguito il provvedimento restrittivo di natura cautelare nei confronti di Teresa A. 33enne, Antonio R. 36enne e Giuseppe U. 40enne, tutti di Torre del Greco (NA) nonché del 45enne Giovanni M. di Napoli.

Dalle indagini dei Carabinieri di Campagnola Emilia emerge come la rapina alla filiale del Monte Paschi di Siena di Rio Saliceto, sia il copione utilizzato in almeno altri 8 colpi compiuti a Milano (2), Forlì (uno), Pescate, in provincia di Lecco, (uno) Bologna (uno), Valsamoggia (2) e Crespellano (1), questi ultimi due comuni in provincia di Bologna, per i quali gli odierni arrestati, a vario titolo, risultano già indagati.

Ai 4 rapinatori i Carabinieri di Campagnola Emilia sono giunti grazie alle impronte digitali rilevate sul posto, al sistema di video sorveglianza della banca che riprende il colpo, all’analisi del sistema di videosorveglianza comunale di rilevamento targhe ed alle testimonianze delle vittime. Importante anche l’osmosi informativa e di interscambio di informazioni con i comandi delle province di Milano, Lecco, Bologna e Forlì dove sono state compiute le altre rapine. Alla filiale del Monte Paschi di Siena di Rio Saliceto agirono poco dopo le 13,00:  tre uomini e una donna, di cui uno con parrucca e occhiali e guanti, tutti “armati di sola voce”, entrarono in banca e dopo aver intimato ai presenti (3 impiegati e una cliente) di entrare in una stanza, hanno atteso oltre mezzora l’apertura delle casse del bancomat e dello sportello, entrambe temporizzate, per poi impossessarsi del danaro ivi riposto, oltre 100.000 euro. Ottenuti i soldi i malviventi hanno chiuso nel bagno i presenti dileguandosi. Quindi l’allarme ai carabinieri con l’intervento dei militari della Stazione di Campagnola Emilia che hanno iniziato le investigazioni culminate con gli odierni provvedimenti restrittivi.  Le indagini dei carabinieri stanno ora proseguendo in concerto con gli organi investigativi del comando provinciale di Reggio Emilia per accertare se il quartetto di malviventi abbia compiuto, come si ipotizza, ulteriori colpi in altre filiali bancarie del Nord Italia.