sequestro-marijuanaNell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Modena, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena, a poche settimane dal maxi sequestro di droghe leggere operato nelle campagne di Novellara (RE), hanno inferto un nuovo colpo alla produzione ed al traffico di sostanze stupefacenti, individuando e sequestrando ad Adria (RO), in stretta sinergia con il personale della locale Tenenza della Guardia di Finanza, un ulteriore opificio utilizzato per la coltivazione su grande scala di marijuana e arrestando un responsabile, un cittadino cinese.
Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria sono riuscite ad individuare l’ulteriore “centrale di produzione” attraverso la medesima analisi del contesto informativo che già aveva permesso di risalire al casolare sito nella provincia di Reggio Emilia, partendo dalla locazione di immobili a soggetti di etnia cinese irreperibili da parte di propri connazionali e dalla totale assenza di contratti di fornitura di energia elettrica.
L’attività di appostamento ha confermato che, malgrado la formale assenza di elettricità, il casolare si presentava illuminato ed abitato nelle ore serali.
L’irruzione dei Finanzieri all’interno del fabbricato la scorsa settimana ha permesso di cogliere nel sonno il custode dell’impianto di produzione, un cinese di 52 anni senza fissa dimora W.A., poi tratto in arresto ed associato alla Casa Circondariale di Rovigo a diposizione della locale Procura.
In totale, sono state rinvenute e sequestrate oltre un migliaio di piante e quasi 10 chilogrammi di marijuana pronta per la commercializzazione, oltre ad un vero e proprio complesso industriale organizzato ed attrezzato sotto ogni punto di vista per la coltivazione su larga scala, la produzione ed il confezionamento dello stupefacente.
All’interno dei locali erano state allestite vere e proprie serre, illuminate da potentissime luci ed areate da un sofisticato impianto alimentato da motori e collegato da grosse tubazioni che si snodavano per tutto l’immobile, attraverso le quali veniva estratta l’aria calda prodotta dall’imponente sistema di illuminazione, consentendo in tal modo di mantenere l’ambiente umido per favorire la crescita rapida degli arbusti piantati nei relativi vasi. A testimonianza della cura del processo produttivo delle piante di cannabis, sono stati rinvenuti anche flaconi di potenti fertilizzanti, alcuni arricchiti da ormoni della crescita, la maggior parte dei quali non in commercio sul territorio nazionale.

Il responsabile tratto in arresto è stato anche segnalato per furto in quanto, a seguito dell’intervento del personale dell’Enel, è stato interrotto l’abusivo collegamento alla rete di distribuzione, che consentiva di sottrarre illecitamente energia elettrica in quantità elevatissime, tanto da provocare numerosi disservizi alla normale fornitura all’utenza del quartiere, ai quali lo stesso gestore della rete non riusciva a trovare una spiegazione e porvi rimedio.
Il sequestro in argomento eseguito dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria costituisce la naturale prosecuzione delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Modena, nella persona del Sostituto Procuratore dr.ssa
Claudia Natalini, che ad oggi avevano già permesso di sequestrare quasi 50 chili di marijuana pronta per essere immessa sul mercato ed oltre 3.200 piantine, che una volta raccolte avrebbero fruttato dai 150 ai 200 chilogrammi di prodotto finito, per un valore di tre milioni di euro circa, oltre alla denuncia di n. 2 soggetti di etnia cinese, uno dei quali in stato di arresto.
L’operazione di servizio condotta dalle Fiamme Gialle modenesi a contrasto dei fenomeni di produzione e traffico di sostanze stupefacenti si inserisce nel più ampio dispositivo realizzato sul territorio dalla Guardia di Finanza a tutela della collettività dai gravi pericoli che l’immissione della droga sequestrata sul mercato avrebbe potuto provocare.