Mercato-contadino5Sabato 11 giugno 2016, dalle ore 15.30, gli orti Montenero nel quartiere di Santa Croce (in via Montenero, 11 a Reggio Emilia) si aprono alla città per un pomeriggio di attività all’aperto. È il primo di due appuntamenti, il secondo previsto per settembre, pensati per far conoscere gli orti urbani agli abitanti del quartiere Santa Croce e a chiunque desideri avvicinarsi alla realtà dell’orticoltura in città.
A partire dalle 15.30 sarà possibile partecipare alla ‘geoesplorazione’ del quartiere Santa Croce guidata da Antonio Canovi (a cura dell’associazione Controvisivo ed Eutopia) e alle visite guidate agli orti curate dagli ortolani. Dalle 17.30 assaggi dei prodotti degli orti (a cura di Controvisivo e Trame 2.0), buffet di sapori dal mondo (a cura dei richiedenti asilo dei progetti Sprar, Sistema di protezione dei richiedenti asilo rifugiati del Comune di Reggio Emilia e Cas, Centro d’accoglienza straordinaria) e gnocco fritto (a cura del centro sociale Orti Montenero). Per tutto il pomeriggio, musica e mostra di disegni a cura dei progetti Sprar e Cas.

L’attività degli Orti Montenero ha avuto inizio alla fine degli anni Ottanta, con circa 30 appezzamenti che negli anni successivi sono arrivati a 45. Con il nuovo Regolamento degli orti urbani — approvato dal Consiglio comunale nel luglio 2015 come parte del Piano strategico di valorizzazione e promozione dell’orticultura e agricoltura urbana e periurbana del Comune di Reggio Emilia — l’assegnazione è stata estesa a famiglie, associazioni e scuole, con l’obiettivo di rendere gli orti urbani sempre più ‘orti per tutti’.
Di recente diversi lotti degli Orti Montenero sono stati assegnati ad alcune associazioni del territorio che sono entrate a far parte del Comitato di gestione degli Orti Montenero, apportando nuova linfa alle attività già proposte dal Centro sociale e proponendone di nuove. La cooperativa sociale l’Ovile sta sviluppando un progetto indirizzato agli utenti di suoi tre servizi operativi in ambito psichiatrico, mentre la Dimora di Abramo ha coinvolto una decina di richiedenti asilo e rifugiati dei servizi Sprar del Comune di Reggio Emilia e Cas, gestiti dalla Dimora d’Abramo stessa e da un volontario del Circolo Montenero che coordina e sostiene le attività di cura e coltivazione di uno degli appezzamenti di terreno. Infine l’associazione Controvisivo sta portando avanti un progetto culturale con l’obiettivo di realizzare un orto sinergico che possa attrarre e coinvolgere la cittadinanza con attività culturali, divulgative e ricreative per la rigenerazione urbana e sociale del quartiere.

In caso di maltempo l’iniziativa è rinviata a sabato 18 giugno prossimo.