anziana_bastoneLa Uil Pensionati Emilia Romagna continua la sua battaglia contro il Governo che non rispetta la sentenza della Corte Costituzionale 70/2015. E  annuncia nuovi ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo.

Con quell’atto, la Corte ha dichiarato incostituzionale il blocco totale della perequazione automatica delle pensioni di importo superiore a tre volte il minimo.

Il Governo ha scelto di ignorare questa sentenza, non ripristinando il diritto alla perequazione automatica delle pensioni. Anzi ha riconosciuto solo una piccola parte di quanto la legge Monti/Fornero ha sottratto ai pensionati, in modo indebito e per fare cassa, quanto loro dovuto dopo anni di lavoro e versamenti all’Inps.

A questo Governo che ignora il disagio di milioni di pensionati, la Uil Pensionati Emilia Romagna chiede giustizia ed equità.

Oltre alle trenta cause pilota (400 a livello nazionale) già inoltrate a Strasburgo da chi in regione ha una pensione superiore ai 1.405 euro mensili nel 2011 e a 1.443 euro mensili nel 2012, ora il segretario generale Uil Pensionati Emilia Romagna, Rosanna Benazzi annuncia una mobilitazione per avviare un’ulteriore campagna di ricorsi individuali alla Corte Europea

«Con questa campagna di ricorsi individuali – spiega il segretario generale Uil Pensionati Emilia Romagna, Rosanna Benazzi – vogliamo ripristinare il diritto che la Corte Costituzionale ci ha riconosciuto, ma che il Governo continua a negare. Ecco perché come Uil Pensionati invitiamo tutti coloro che hanno i requisiti (pensioni inferiori a sei volte il minimo, ma anche sei volte superiori al minimo) a rivolgersi alle sedi territoriali della Uil Pensionati in regione».