Salta la cessione di Eni Versalis e riaffiorano le preoccupazioni per investimenti e occupazione nel settore petrolchimico di Ravenna e Ferrara. E in questo nuovo scenario la Regione è pronta ad aprire rapidamente il confronto con il Governo. «La discussione con Palazzo Chigi servirà a capire quali azioni sia possibile mettere in campo per puntare ad inserire la petrolchimica italiana nella competizione dei grandi produttori globali, sia per garantire le nostre produzioni e gli importanti investimenti in ricerca» ha annunciato l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi dopo la decisione presa da di Eni-Versalis di interrompere la trattativa di cessione al fondo americano Sk.
«È necessario- aggiunge Costi- trovare una soluzione alternativa in tempi rapidi. Soluzione che preveda un grande piano industriale di rilancio e sviluppo della chimica tradizionale e verde – strategica non solo per il manifatturiero italiano ma per tutte le altre produzioni – e la garanzia degli investimenti nei siti produttivi del quadrilatero padano per salvaguardare le produzioni e rilanciarne la competitività».
Sulla vicenda Eni-Versalis- in ottica di continuità e sviluppo di piano industriale, investimenti e occupazione nonché il rafforzamento della competitività e della sostenibilità della chimica in Italia- nel gennaio scorso le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto avevano già avanzato un documento comune al Governo in difesa dell‘industria chimica nel quadrilatero padano di Ferrara, Ravenna, Venezia e Mantova. Il documento è stato il frutto delle analisi e delle riflessioni emerse durante i lavori del tavolo regionale petrolchimico dove la Regione Emilia-Romagna, le istituzioni locali e le forze sociali ed economiche regionali e i territori di Ravenna e Ferrara hanno lavorato sinergicamente per tutelare le produzioni del territorio.
«Dobbiamo continuare a lavorare perché il petrolchimico rimanga strategico per l’intero sistema Paese– prosegue l’assessore Costi- attraverso un piano industriale strategico in grado di rilanciare la produzione e la competitività in tutto il quadrilatero padano in generale in Italia. Per realizzare questi obiettivi al più presto è auspicabile anche l’interessamento della Cassa Depositi e Prestiti, per iniettare le risorse necessarie alla realizzazione degli investimenti».