TangenzialeNordSi è concluso il complesso percorso di progettazione della tangenziale Nord di Reggio Emilia, che prevede il prolungamento dell’infrastruttura da San Prospero Strinati a Corte Tegge. L’opera ha infatti ottenuto la positiva Valutazione di impatto ambientale da parte del ministero dell’Ambiente, che ha riconosciuto la compatibilità ambientale del tracciato che il Comune di Reggio Emilia ha definito già dal 2013 insieme alla città, optando per una soluzione in aderenza con la linea ferroviaria, rispettosa del territorio e del suo paesaggio.

Il progetto per la realizzazione di questo importante asse viario – progetto di mandato del sindaco Luca Vecchi, strategico per l’Area nord della città e il suo territorio, decisivo per l’alleggerimento del traffico sulla viabilità ordinaria a nord-ovest di Reggio Emilia – viene ora presentato ad Anas e al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) per la definizione dell’esecutivo e della sua prossima appaltabilità, per un investimento complessivo di 186 milioni di euro. Lunedì prossimo il Consiglio comunale sarà infatti chiamato a votare l’approvazione definitiva dell’opera, con relativo adeguamento del Piano strutturale comunale (Psc), seguirà la consegna della documentazione al ministero per il proseguimento dell’iter, che porterà alla cantierizzazione dell’opera. Lo stesso progetto viene presentato stasera, dalle 18.30, alla Commissione consiliare.

E’ sempre più vicina dunque la realizzazione di un’opera che la città attende da oltre 30 anni e che negli ultimi cinque è stata oggetto di un lungo confronto con istituzioni e cittadini, confronto che si è recentemente concluso con la valutazione da parte di Anas delle osservazioni da parte dei privati proprietari di beni a ridosso del tracciato.

La nuova infrastruttura porterà alla chiusura dell’anello delle tangenziali cittadine e appunto a una considerevole riduzione del traffico nell’area urbana. Il tracciato prescelto  permetterà infatti di raccogliere il traffico intenso che attualmente utilizza la Via Emilia storica da Cella fino a Pieve Modolena e a viale Martiri di piazza Tien an Men.

La tangenziale si inserisce in un più ampio progetto di riorganizzazione viaria della zona nord-ovest della città, per sgravare il tratto urbano dell’Emilia dal traffico di ingresso/uscita dalla città e, soprattutto, da quello di attraversamento che insiste sulla direttrice est-ovest. Il nuovo collegamento tangenziale risulta infatti indispensabile per risolvere diverse situazioni di insufficienza infrastrutturale, con particolare riferimento al traffico proveniente da nord-ovest e diretto verso il nuovo casello autostradale Terre di Canossa e la nuova stazione Av Mediopadana, quello afferente la zona industriale di Villaggio Crostolo, Pieve Modolena e i quartieri lungo la sede storica della Via Emilia. La realizzazione della nuova infrastruttura nel suo assetto complessivo permetterà inoltre una migliore gestione delle ricadute causate dai ‘blocchi’ della autostrada A1, in attesa della costruzione della quarta corsia da Modena nord a Piacenza. L’opera permetterà inoltre di bypassare velocemente la viabilità interna per restituirla ai quartieri.

 

“Questo tratto di strada, che chiude l’arco della tangenziale Nord – dice lo stesso sindaco Luca Vecchi – è atteso dalla città da 25 anni: per Reggio Emilia è dunque un fatto di grande rilievo aver raggiunto questa tappa. Nel giro di circa tre anni, oltre ai 6,5 chilometri di tangenziale, i lavori porteranno alla realizzazione di circa 15 chilometri di mobilità accessoria, a beneficio della fruibilità dell’infrastruttura, della semplificazione del traffico e delle Ville a ovest della città, e ad interventi di mitigazione ambientale assai significativi.

“Si tratta di un’opera che risolve in gran parte i problemi della viabilità del sistema nord ovest di Reggio Emilia – ha aggiunto il sindaco – e che rappresenta un forte investimento sulla rete infrastrutturale e il potenziale complessivo della città. Siamo arrivati a questo risultato con un percorso non solo tecnico, ma anche di partecipazione, trasparenza e condivisione con i cittadini sul tracciato. A questo punto, data la rilevanza dell’opera, ci auguriamo che dialogo e collaborazione possano esservi anche con le minoranze, in occasione della discussione e del voto in Consiglio comunale: l’opera è di interesse generale, ci aspettiamo che prevalga il senso di responsabilità di tutte le parti. Non credo ci sia nulla di strano se ogni tanto le minoranze assumano le responsabilità della maggioranza davanti ad atti amministrativi  che rappresentano passaggi storici nella vita della città”.

“Il passaggio in Consiglio comunale chiude un lungo percorso di progettazione e raccolta di contributi in cui il Comune ha tenuto un rapporto costante con i cittadini coinvolti nell’opera – dice l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni con delega alla Mobilità, Mirko Tutino – Un’opera lunga sei chilometri, che interviene sul territorio e tocca decine di proprietà. Non era un risultato scontato riuscire ad arrivarci con questo consenso. Reggio avrà molto da guadagnare dal prolungamento della tangenziale Nord. Si ridurrà la pressione delle auto sui viali di attraversamento della città e sulla Via Emilia tra il centro e la frazione di Cella. E’ un’opera che attendiamo da tempo e ora faremo tutto il possibile, perché i tempi dell’appalto per il cantiere, di competenza di Anas, siano i più brevi possibili”.

David Zilioli sottolinea infine il valore ambientale dell’opera: “La Valutazione di impatto ambientale (Via) – percorso assai rigoroso a garanzia del contesto ambientale, normalmente applicato nel caso di grandi opere come autostrade, aeroporti e centrali – è stata superata positivamente. A conferma della validità del progetto anche dal punto di vista dell’inserimento ambientale, la proposta definitiva elaborata dal Comune non ha subito variazioni, né in sede di Via. Il ministero ha recepito il progetto definitivo di tangenziale senza presentare modifiche sostanziali all’opera. Le valutazioni tecniche hanno tenuto conto, anche in questo caso in senso positivo, degli elementi positivi sulla vivibilità delle zone urbane e sulla mobilità, che la nuova infrastruttura introduce”.

 

PROGETTO – Il nuovo tratto stradale è di circa 6,5 chilometri, prevalentemente a quattro corsie (due per senso di marcia, con carreggiate separate) collocato in stretta prossimità alla ferrovia storica Milano-Bologna in modo da limitare il consumo di suolo. Sono previsti un nuovo ponte sul Crostolo e due svincoli: il primo collocato all’altezza della centrale Rete2 tra via Hiroshima e via Bertani Davoli e l’altro tra Pieve Modolena e Roncocesi, per consentitre le connessioni nord-sud e l’accesso alla tangenziale stessa.

Insieme all’opera verranno inoltre realizzati oltre 15 chilometri di strutture accessorie tra strade di collegamento, svincoli, piste di manutenzione e piste ciclabili. Tra le nuove strade previste, il collegamento tra Pieve Modolena e Roncocesi che porterà notevoli benefici anche sul traffico dell’abitato di Cavazzoli.

La progettazione è stata coordinata dal Comune di Reggio Emilia in base agli accordi sottoscritti con Anas, mentre l’appalto, la realizzazione e gestione dell’opera sono a carico di Anas, proprietaria dell’infrastruttura.

 

DUE STRALCI – Il nuovo progetto è stato predisposto per consentirne l’attuazione in eventuali due stralci funzionali e funzionanti di lunghezza dell’asse pari a 1.5 chilometri per il primo stralcio e di circa 5 chilometri per il secondo. Il primo stralcio consentirà la chiusura di un primo anello alla scala urbana, attestandosi sullo svincolo di Cavazzoli/Rete2 e collegandosi all’asse di via Inghilterra-Chopin verso sud e di via Bertani Davoli verso nord. Questo primo intervento consentirà di collegare le zone densamente abitate poste a sud della città con la tangenziale.

Il secondo stralcio permetterà invece il completo scavalcamento di tutta la parte urbanizzata del quadrante nord/ovest della città, compresa l’area produttiva di Pieve Modolena, e di collegare direttamente la zona industriale di Corte Tegge con l’autostrada A1.

Per il primo stralcio è previsto un costo pari a 71 milioni di euro dei quali 49 per lavori, che comprendono anche la realizzazione di un nuovo ponte sul torrente Crostolo. Per il secondo sono invece previsti 114 milioni di euro dei quali 79 per lavori.

 

VERDE E MITIGAZIONE AMBIENTALE – Il percorso segue il tracciato della storica linea ferroviaria Milano-Bologna ed evita in questo modo che venga consumato nuovo suolo agricolo o che si creino aree intercluse. L’opera sarà accompagnata da interventi di mitigazione degli impatti acustici e visivi sul territorio. La tangenziale sarà infatti realizzata a una quota più bassa rispetto alla massicciata ferroviaria e sarà affiancata da barriere fonoassorbenti anche naturali e aree boscate.

In tutto saranno oltre 143mila i metri quadrati interessati da opere di rinverdimento, con la piantumazione di 26mila metri quadrati di arbusti, 20mila metri quadrati di aree boscate, 1.400 metri quadrati di siepi e filari. Saranno 40mila i metri quadrati oggetto di compensazione naturalistica e 5.600 quelli destinati a compensazione paesaggistica.

 

ITER – Ottenuta la positiva Valutazione di impatto ambientale da parte del ministero dell’Ambiente, viene ora attivata l’approvazione del progetto definitivo, con le procedure di apposizione dei vincoli espropriativi, l’attivazione della Conferenza dei Servizi per l’approvazione del progetto e la dichiarazione di pubblica utilità.

In seguito sarà Anas ad avviare l’iter per la progettazione esecutiva e l’appalto dei lavori.

La durata dei lavori è stimata in tre anni e cinque mesi.

 

Il progetto è illustrato nel video a cura del Comune di Reggio Emilia, pubblicato sul sito istituzionale all’indirizzo www.comune.re.it/tangenzialenord.