Favorire lo sviluppo del teatro in carcere, sviluppando programmi per il recupero e il reinserimento sociale degli ex detenuti, riconoscendo la dignità culturale e trattamentale di questa attività sia per gli adulti che per i minori e giovani, valorizzandone la sua importante funzione di collegamento con la società.

E’ il senso del protocollo approvato ieri dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, che ha rinnovato fino al 2019 un accordo che coinvolge gli assessorati regionali alle Politiche di welfare, alla Cultura e alla Scuola e formazione, il Provveditorato amministrazione penitenziaria dell’Emilia-Romagna, il Centro per la giustizia minorile dell’ Emilia Romagna e Marche e l’Associazione coordinamento teatro carcere Emilia Romagna.
Soggetti che saranno impegnati attraverso l’attività teatrale, il suo coordinamento e il potenziamento delle risorse pubbliche e private nello sviluppo di programmi per il recupero e reinserimento e per la tutela del diritto alla salute, intesa come benessere fisico, psichico e sociale.

Riconoscendo la dignità artistica e trattamentale di queste attività e la sua importante funzione di collegamento con la società, i firmatari opereranno per la formazione e la produzione teatrale, per promuovere il teatro in carcere come opportunità di cambiamento per i detenuti-attori, favorendo la creazione di opportunità lavorative con l’acquisizione di nuove competenze.

I soggetti saranno anche tenuti a ricercare e destinare risorse per la realizzazione del programma di attività annuale, promuovendo la circuitazione delle esperienze di teatro carcere in Emilia-Romagna presso teatri e spazi culturali, la redazione della rivista annuale “Quaderni di teatro carcere”, convegni, seminari, presentazioni, incontri pubblici, attività di documentazione fotografica e filmica.