carabinieri_2002Un incontro focoso ottenuto grazie a un sito di incontri si è trasformato, per una 50enne reggiana, in un vero e proprio incubo. La donna infatti è rimasta vittima di un ricatto a “luci rosse” da parte dell’amante che, dopo averla filmata durante l’amplesso, ha minacciato di divulgare il video hard qualora non avesse pagato 3.000 euro. La vicenda è saltata alla luce grazie alla sensibilità del comandante dei della stazione carabinieri di San Polo d’Enza. Il maresciallo, infatti, recepito i timori della donna recatasi in caserma per denunciare lo smarrimento del bancomat, che invece gli era stato sottratto dall’amante che pretendeva il pin per prelevare i 3.000 euro, dopo averla tranquillizzata e rassicurata è riuscito a darle la forza per vincere la vergogna e la paura e farle denunciare i fatti di cui era rimasta vittima. L’uomo, infatti, che l’aveva filmata durante un loro rapporto sessuale e, dopo averle sottratto il bancomat dal portafoglio, pretendeva il pin per prelevare 3.000 euro altrimenti avrebbe divulgato il video al marito della 50enne reggiana.

Con l’accusa di furto aggravato e tentata estorsione i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un 50enne di Firenze. In disponibilità del fiorentino i carabinieri di San Polo d’Enza, durante la perquisizione domiciliare richiesta ed ottenuta dal Dott. Forte Sostituto presso la Procura reggiana, concorde con le risultanze investigative dei carabinieri sampolesi, hanno rinvenuto il bancomat sottratto alla donna ed il video hard custodito nella memoria del suo smartphone che veniva sequestrato. L’ultimo incontro tra i due amanti, avvenuto in un parcheggio di Reggio Emilia all’interno del camion dell’indagato, aveva visto l’uomo filmare la donna durante l’amplesso. Alla richiesta di chiarimenti l’amante l’aveva tranquillizzata “lo guardo stasera poi lo cancello”.  Poi il ricatto con l’uomo che, riuscito a sottrarre con destrezza il bancomat dalla borsa della donna, successivamente al telefono l’ha contattata pretendendo il pin per prelevare 3.000 euro pena la divulgazione del video al marito. Un incubo per la 50enne reggiana che andata in caserma con l’intenzione di denunciare lo smarrimento del bancomat al fine di bloccarlo, è stata rassicurata dal maresciallo che aveva inteso che qualcosa era successo. Trovato il coraggio ha quindi denunciato i fatti con i carabinieri che al termine delle indagini oltre a identificare e denunciare l’uomo in ordine ai reati di furto aggravato e tentata estorsione, recuperavano il bancomat asportato alla donna sequestrando il video “compromettente”.