premiazione-dragoniIl maresciallo aiutante Alberico Dragoni, in forza alla stazione carabinieri di Corso Cairoli, questa mattina è stato ricevuto dal comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia, colonnello Antonino Buda che gli ha consegnato un significativo riconoscimento concesso dal comandante della legione carabinieri Emilia Romagna generale di divisione Adolfo Fischione.

«Unitamente ai colleghi con cui ha lavorato  – ha detto il colonnello Buda riferendosi al maresciallo Dragoni – ha evidenziato un brillante intuito investigativo e una lodevole determinazione, fornendo un determinate apporto alle indagini che ha portato a disarticolare un’associazione criminale dedita al traffico e spaccio di eroina con propaggini anche in questa provincia. Un’operazione – ha continuato Buda – che ha portato complessivamente all’arresto di 16 persone e al sequestro di un ingente partita d’eroina del valore di oltre venti milioni di euro”.

L’operazione “Croce Mediterranea”, partita nell’ottobre del 2014 grazie agli esposti di alcuni cittadini del quartiere Croce di Casalecchio, che lamentavano la presenza di probabili spacciatori nel loro condominio, portò all’arresto nel bolognese di dodici pusher (5 italiani e 7 tunisini) e a sei fermi eseguiti tra la provincia di Bergamo e quella di Reggio Emilia nei confronti di altrettanti pakistani, vertice dell’organizzazione. I carabinieri, grazie a intercettazioni e accertamenti, riuscirono a individuare i carichi di eroina, che arrivavano in aereo nascosti nei tappi dei pennarelli, o via nave, in panetti occultati nei barattoli di mais. Nel marzo del 2015 furono sequestrati presso un corriere espresso di Bergamo 600 pennarelli, che contenevano oltre due chili di eroina bianca mentre il 12 maggio del 2015 i carabinieri hanno sequestrato nel porto di Genova 500 lattine di mais (confuse in un carico di 40 tonnellate di derrate alimentari arrivate con un cargo dal Pakistan) contenenti 40 chili di eroina, che avrebbe generato un giro di affari di 22 milioni di euro, pari a 800mila dosi, a fronte di un investimento iniziale di 70mila.