pm-aicimiteriIn occasione delle giornate dedicate alla commemorazione dei defunti, fino al 6 novembre, il cimitero di San Cataldo sarà aperto a orario continuato dalle 8 alle 17.30, mentre i cimiteri del forese osserveranno l’orario consueto invernale dalle 8 alle 18. All’apertura straordinaria, quest’anno, si aggiungono una serie di novità all’insegna della qualità, della sicurezza e dell’innovazione: da una maggiore presenza di volontari impegnati nell’assistenza ai visitatori a numerose innovazioni introdotte all’interno di San Cataldo, il principale cimitero di Modena.

Le novità sono state illustrate giovedì 27 ottobre nel corso di un sopralluogo al quale hanno partecipato l’assessore con delega ai Servizi demografici e alla Polizia mortuaria Tommaso Rotella e il direttore di Dugoni facility management, che da metà luglio ha l’incarico per la gestione dei cimiteri modenesi, Mario Rodella.

Tra le principali novità, il trasporto navetta per i visitatori con golf car da otto posti nel tragitto Costa-Rossi e le 23 nuove telecamere installate nei loggiati del cimitero Aldo Rossi, che coprono ogni angolo dei porticati e che permettono, oltre alla registrazione 24 ore su 24, di monitorare in presa diretta dall’ufficio l’intera area. Le nuove telecamere si aggiungono alle 13 già presenti nel Cimitero storico, collegate alla rete di videosorveglianza cittadina.

Nel fine settimana che precede la commemorazione dei defunti, inoltre, entreranno in funzione i sistemi di controllo dei quattro ingressi del cimitero (due del Rossi, quello centrale del Costa e quello lato fiorai): chiusi con sbarra automatica, sono attrezzati con videocitofoni touchscreen che consentono l’attivazione di una videochiamata all’operatore di front office in ufficio.

All’interno del cimitero di San Cataldo è stato inoltre restaurato il sepolcro dell’architetto Cesare Costa, progettista della parte di cimitero che risale all’800. Il sepolcro, visitabile con accesso dall’ingresso centrale del cimitero, si trova nei sotterranei sotto la chiesa: dai lavori nell’interrato sono stati anche recuperati tre capitelli esposti nel piazzale dell’ingresso centrale. Quest’ultimo è stato sottoposto a lavori di arredo e asfaltatura.

Il Castrum interno del cimitero Costa è stato risistemato con la piantumazione di siepi di bosso e tassi per restituire il senso originale di giardino all’italiana. All’interno, nell’area del nuovo campo fanciulli, è stato predisposto un ‘giardino segreto’ con vialetti di contenimento in ghiaino bianco che indicano i percorsi di camminamento tra le tombe. Al centro, un’infrastruttura raccoglierà nel tempo tutti i giochi dei bambini dopo l’esumazione.

Il cimitero di San Cataldo è stato inoltre soggetto a lavori di completamento del cablaggio di ogni parte dell’infrastruttura: dall’informatizzazione dei processi amministrativi alla rete intranet delle telecamere di sorveglianza, dalle portinerie virtuali al nuovo sistema di gestione dei campi d’inumazione. Nel sottoportico tra il Costa e il Rossi, infine, sarà sperimentato un avvisatore acustico plurilingue che sostituirà la campanella di avvertimento chiusura cimitero, in modo da distinguere il primo avviso, cui segue ancora mezz’ora di apertura del cimitero, dal secondo che ne sancisce la chiusura. Anche dopo l’orario ultimo di chiusura, è possibile comunque uscire dal cimitero presso gli ingressi lato fiorai e pedonale Rossi, dove sono presenti pulsanti di apertura di emergenza.

I numeri relativi ai defunti accolti nei cimiteri modenesi confermano la tendenza all’aumento della scelta della cremazione. Nel 2015 sui 2.021 defunti, per 856 è stata scelta la cremazione (42,3 %), mentre per 1.965 la sepoltura in loculi e a terra; nel 2016, fino a luglio, su 1.187 defunti le cremazioni sono state 519 (43,7 %) e 668 le sepolture. Secondo i dati raccolti dalla Dugoni facility management, circa il 35 % di chi ha avuto un defunto cremato chiede l’affido domiciliare delle ceneri.

 

A S. CATALDO NUOVE TELECAMERE E VIDEOCITOFONI

Sono diventate complessivamente 36 le telecamere che consentono di monitorare l’intera area interna del cimitero di San Cataldo. La ditta Dugoni facility management, che da metà luglio ha l’incarico per la gestione dei cimiteri modenesi, ne ha installate 23 nelle gallerie pluripiano del cimitero nuovo di Aldo Rossi, in grado di controllare dalla portineria qualsiasi parte dei porticati, e nelle aree esterne, oltre che negli ingressi. Si aggiungono alle 13 del sistema di videosorveglianza cittadino, già installate nell’area del cimitero storico di Cesare Costa, di cui nove collegate direttamente al circuito di videosorveglianza del Comune gestito congiuntamente con le quattro centrali operative delle forze dell’ordine.

Gli ingressi, inoltre, sono stati ora dotati di sistemi di portineria virtuale con sbarre automatiche e sono stati installati quattro videocitofoni (due per gli ingressi al cimitero nuovo di Aldo Rossi, uno per l’ingresso centrale del Cimitero del Costa e uno per l’accesso sul lato dei fiorai) che consentono con sistemi touchscreen di attivare una videochiamata all’ufficio cimiteriale collegato.

Tra i dispositivi già presenti all’interno e all’esterno del cimitero di San Cataldo area Costa, ci sono due videocitofoni collegati direttamente alla sala operativa della Polizia municipale. Sette telecamere sono del modello brandeggiabile, possono cioè essere guidate dalla sala operativa; sei sono collocate sul perimetro esterno e gli ingressi della camera mortuaria, reception e ingresso principale; un’altra brandeggiabile è collocata all’interno del cimitero nuovo nelle vicinanze dei bagni pubblici, mentre i videocitofoni sono nella zona bagni del cimitero nuovo e sul perimetro esterno, di fronte al sottopasso in via San Cataldo. I videocitofoni sono forniti di una telecamera, un tasto campanello per invio dell’allarme in sala operativa, un microfono e un altoparlante. Il sistema prevede una connessione sempre attiva tra cimitero e sala operativa della Municipale, dove l’operatore visualizza le immagini. I videocitofoni sono supportati da telecamere brandeggiabili nelle immediate vicinanze. Anche al cimitero di Saliceto Panaro, inoltre, sono in funzione due telecamere di tipo fisso, con sistema di registrazione locale, le cui immagini vengono conservate sette giorni e all’occorrenza possono essere scaricate da operatori della Municipale.

Nel periodo dedicato alla commemorazione dei defunti, fino al 2 novembre, quest’anno è intensificata anche l’attività di presidio dei volontari a cui partecipano le associazioni Vivere Sicuri, City Angels, Gev, Ana, Gel, Anc, Anps, sportelli Non da soli, a cui si è aggiunta l’associazione Narxis.

I volontari saranno presenti nei cimiteri modenesi, nelle fasce orarie di maggior affluenza, da sabato 29 ottobre a mercoledì 2 novembre. Riconoscibili dalle pettorine gialle con la scritta “Comune di Modena” o dalle divise delle rispettive associazioni, i volontari effettueranno sopralluoghi all’interno e all’esterno delle 17 aree cimiteriali modenesi per scoraggiare atti di vandalismo, accattonaggio e furto. Inoltre, contribuiranno a diffondere un volantino con consigli utili a prevenire i reati nei cimiteri e altro materiale informativo. Le associazioni che hanno dato la loro disponibilità a svolgere questo apprezzato servizio sono state abbinate ciascuna a uno o più di tutti i 17 cimiteri modenesi.

 

CONSIGLI AI VISITATORI PER PREVENIRE REATI

Nel periodo della commemorazione dei defunti la Polizia municipale di Modena, come di consueto, aumenta i servizi di pattugliamento con una presenza quotidiana e continuativa all’esterno e all’interno del cimitero di San Cataldo. Un incremento dei passaggi di pattuglie e controlli all’interno dei cimiteri è prevista anche a Baggiovara, Albareto, Saliceto Panaro, S. Maria di Mugnano, Portile e S. Donnino.

Il Comune ha inoltre predisposto una campagna di tutela e sicurezza nei confronti dei cittadini e di quanti visiteranno i propri cari nei cimiteri con lo scopo di fornire, attraverso la distribuzione di materiale informativo, consigli utili per la prevenzione di alcuni reati tipici di queste situazioni: per esempio, non lasciare oggetti di valore incustoditi mentre, magari, si va a prendere l’acqua per i fiori, oppure borse o buste della spesa visibili nell’auto parcheggiata all’esterno, oppure di segnalare persone sospette all’interno e all’esterno del cimitero e denunciare reati di cui si è testimoni.

Contestualmente viene distribuito anche il materiale informativo sul fondo di risarcimento per le vittime di reato, un servizio che il Comune ha istituito dal 2007 e che risarcisce le vittime di alcune fattispecie di reato.

Le informazioni sul servizio sono disponibili anche sul sito internet (www.comune.modena.it/politichedellesicurezze/sicurezza-urbana/prevenzione-dei-reati-e-aiuto-alle-vittime).

Quest’anno la campagna di informazione sarà potenziata grazie alla partecipazione e collaborazione dei volontari dell’associazione Narxis che si aggiungono a quelli di Vivere sicuri, e a quelli di City Angels, Gev, Ana, Gel, Anc, Anps, che svolgeranno anche un presidio informale dei luoghi e saranno riconoscibili dalle apposite pettorine o dalle specifiche divise delle associazioni.

 

LE REGOLE DI COMPORTAMENTO PER I VISITATORI

In occasione delle commemorazioni dei defunti, il Comune ricorda anche le norme di comportamento durante le visite ai cimiteri. Sono otto i punti evidenziati nel regolamento: dal divieto di ingresso ai bambini non accompagnati, al divieto di fumare e consumare pasti o utilizzare macchine fotografiche e cineprese. Nei cimiteri di norma si può circolare solo a piedi.

Vengono allontanate le persone in stato di ebbrezza e quelle che con atti o con parole turbano la quiete dell’area. Non è consentito tinteggiare o eseguire segni o scritture sui muri o sui marmi. Vietato, inoltre, l’ingresso ai cani senza guinzaglio, l’introduzione di cesti, involti, carta da involti. E’ vietata la questua e la vendita non autorizzata all’interno dei cimiteri e nelle aree adiacenti.

Sulle sepolture è permessa la collocazione dei fiori freschi e artificiali. Sulle tombe che hanno già illuminazione elettrica possono essere aggiunte, fino al 6 novembre, una o due lampadine montate su finte candele o dentro globi o fiamme di vetro. Sulle tombe trasversali, tipo gallerie, si possono aggiungere una o due portalampade. E’ vietata l’applicazione di addobbi. Non é consentito, comunque, altro sistema di illuminazione all’infuori di quello elettrico.

Nel regolamento si indicano poi altre semplici norme di comportamento su quando eseguire lavori sulle tombe, così come sull’utilizzo di personale cimiteriale per lavori privati.