Il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio preventivo-economico 2016-2017 e il Piano programma 2016-2018 dell’azienda speciale Farmacie comunali riunite (Fcr), partecipata al 100% dal Comune di Reggio Emilia. Il voto è avvenuto in maniera disgiunta: l’aula ha approvato prima il dispositivo 7, relativo al Bilancio Fcr, con 22 voti favorevoli (Pd e Forza Italia) e 4 voti contrari (Lista civica Magenta – Alleanza civica, Grande Reggio – Alleanza civica, Movimento 5 Stelle); ha poi approvato il dispositivo 8, relativo al trasferimento di risorse dal Comune a Fcr, con l’esito seguente: 18 voti favorevoli (Pd) e 7 contrari (Forza Italia, Lista civica Magenta – Alleanza civica, Grande Reggio – Alleanza civica, Movimento 5 Stelle).

“I dati di Bilancio ci parlano di un’azienda sana, un’eccellenza nel settore e nel management che la gestisce, con un andamento economico positivo e un fatturato che si mantiene stabile nonostante le difficoltà del mercato – ha detto l’assessore a Bilancio, patrimonio e Società partecipate Daniele Marchi, presentando il documento al Consiglio – Soprattutto, parliamo di un’azienda con un ruolo strategico nella progettazione del Welfare della città e con un ruolo fondamentale nel sostegno economico alle azioni di Welfare del Comune di Reggio Emilia: attraverso i propri utili, quindi in totale autonomia, Fcr destina ogni anno oltre 10 milioni di euro a servizi per persone disabili, assistenza ad anziani e aiuto a minori senza famiglia.

“La spesa per il Welfare a Reggio Emilia – ha aggiunto Marchi – è aumentata in maniera consistente, di circa due milioni di euro negli ultimi due anni: nel solo 2016 si stima che la spesa sarà di circa 11.860.000 euro. A questi importi, che superano quanto previsto dal contratto di servizio tra Comune e azienda, Fcr ha fatto fronte, ma questo non può avvenire all’infinito e per some indefinite: gli utili, per quanto consistenti, non sono a loro volta ‘infiniti’. Ponendo nel 2017 un tetto annuale alla spesa per il Welfare pari a 10.480.000 euro, mettiamo quindi l’azienda in condizioni di programmare e continuare a sostenete le politiche sociali senza mettere a repentaglio la propria stabilità, potendo guardare al futuro senza tagliare i servizi ai cittadini.

“Questa è semplicemente un’azione di buon governo e di trasparenza, che tutela insieme beni comuni di primaria importanza, quali sono le politiche di Welfare e Fcr, azienda che ha, sin dall’inizio della sua storia nel 1903, una ragion d’essere nella prossimità alle persone svantaggiate – ha concluso l’assessore – Non vi è nessun ‘rosso’, chi ne parla lo fa in maniera sconsiderata, in spregio al merito delle cose e alle fragilità stesse, che vanno invece accompagnate e difese ove necessario”.

 

Il margine lordo complessivo delle divisioni commerciali di Fcr prevede nel 2016 un incremento rispetto al 2015 nell’ordine di circa 157.000 euro.

Questo nonostante il perdurare delle difficoltà del mercato farmaceutico, dovute alle misure governative e regionali sul contenimento dei prezzi dei farmaci, alla diminuzione dei consumi e alla forte concorrenza sia del privato, sia delle grandi realtà di vendita. La spesa sociale invece è prevista in aumento di circa 1 milione di euro rispetto al consuntivo 2015.

 

FCR E IL WELFARE – Il programma di svolgimento delle attività socio-assistenziali affidate dal Comune di Reggio Emilia a Fcr prosegue evidenziando, si prevede, anche nel 2016, come già a partire dall’ultimo trimestre 2014, una crescita della spesa.

Crescita che ha visto nei servizi ai minori e nei servizi educativi il maggiore impegno di Fcr. La spesa totale prevista per il 2016, stimata in funzione dei dati consuntivi di giugno 2016 e settembre 2016, sarà di circa 11,860 milioni di euro.

 

Servizi a persone disabili: l’onere netto a carico di Fcr prevede un aumento nel 2016 di circa 500.000 euro. Dal primo gennaio 2016 sono state ripristinate tutte le quote di riparto indicate dalla Regione Emilia-Romagna azzerando la “Quota sociale” (oneri 2007) per un valore di circa 270.000 euro, integralmente assorbita da Fcr. Inoltre per l’anno 2016 si registra un significativo aumento dei contributi agli utenti in ambito socio-occupazionale a carico dell’azienda, per assenza di dispositivi sostenuti dalla Provincia e dalla stessa Regione (200.000 euro). Gli utenti del settore socio-occupazionale sono passati da 120 del 2015 a 300 del 2016. Sono ragazzi che escono dal mondo della scuola e vengono assistiti in questo percorso, sostituendo quindi il sostegno sociale nel contesto domestico o presso i centri diurni.

 

Reggio Emilia città senza barriere: Fcr contribuisce all’attuazione del progetto di mandato amministrativo ‘Reggio Emilia città senza barriere’, per il superamento delle barriere fisiche e culturali, che ha come obiettivo il ripensare la città attraverso nuove azioni e attività finalizzate al miglioramento della qualità della vita delle persone disabili. Il progetto, iniziato nel corso del 2014, è proseguito nel 2016 (è di quest’anno ad esempio l’avvio del progetto ‘Nuove abilità in farmacia’ per l’integrazione lavorativa di persone disabili) e impegnerà Fcr in un ruolo di coordinamento e collaborazione anche nel 2017. Nel corso del 2016 Fcr, presente a tutti e nove tavoli tematici di lavoro, contribuisce anche sul piano economico, per circa 80.000 euro.

 

Servizi per persone anziane: resta confermato il valore dei servizi erogati nel 2015. Sono aumentate le ore di assistenza domiciliare a favore di utenti non autosufficienti, dove spesso le prestazioni richiedono la presenza di due operatori compresenti. Reggio Emilia ha da tempo iniziato ad investire nel settore dei servizi domiciliari, in sostituzione delle prestazioni erogate dai centri diurni: gli anziani rimangono pertanto nel loro contesto familiare preservando le abitudini quotidiane.

 

Servizi per minori: forte incremento delle giornate di accoglienza presso le strutture residenziali a favore di minori stranieri non accompagnati, madri con minori e giovani adulti. Dal 2014 al 2016 si registra un aumento di circa un milione di euro delle risorse impegnate, ovvero +23%. Da gennaio 2016 i minori di origine non italiana accolti attraverso Fcr sono stati 71, mentre le giornate di permanenza in comunità sono state 7.240. I progetti di accoglienza madre-figlio in residenza protetta e/o in progetti di semiautonomia ad oggi sono 32, con 32 adulti e 43 bambini.

 

Officina educativa: forte incremento anche delle ore dedicate al sostegno e all’integrazione presso gli istituti scolastici. Se nell’appalto 2014, tutt’ora in essere, le ore stimate per lo svolgimento del servizio erano 62.500, nel 2016 le ore autorizzate sono 93.500. In due anni l’incremento è stato del 50%. I casi in carico sono passati da 232 del 2014 a 299 del 2015 e 318 del 2016, +37%.

 

FARMACIE – Il valore del mercato nei primi tre mesi del 2016 è in diminuzione del -2,4%, rispetto allo stesso periodo del 2015. Andando ad analizzare nel dettaglio il mercato, il segmento di libera vendita comprensivo di farmaci di libera vendita e segmento commerciale (autocura, cosmesi, integratori, parafarmaceutico) si presenta stabile rispetto al 2015, segnando 2,6 miliardi di euro. Le prospettive per le vendite nel settore farmaceutico vedono una discesa del 2,7% nel 2016.

L’andamento rimane complessivamente positivo sul periodo 2015-2019, con una tendenza attesa che va in parallelo a quello della spesa sanitaria.

 

MAGAZZINO – Per il 2016 l’obiettivo è realizzare e consolidare un volume di affari di poco al di sopra di quello raggiunto nel triennio 2013-2015, sacrificando di qualche decimo di punto il margine lordo percentuale che continuerà però a crescere a valore, mentre i costi di struttura saranno leggermente al di sopra di quelli raggiunti nel 2015 a causa dell’aumento fisiologico del costo del personale e delle quote di ammortamento relative al magazzino di via Doberdò, nel 2015 ristrutturato e reso più funzionale, aggiornato nelle tecnologie.

 

NUOVI PUNTI VENDITA – Sono in campo investimenti per l’apertura di una nuova Parafarmacia in via Gramsci e di una farmacia comunale a Rubiera ottenuta, nel corso del 2015, in concessione per 25 anni, iniziando così a sviluppare una nuova possibilità di crescita delle proprie attività fuori dal comune di appartenenza (Reggio Emilia) con una nuova tipologia di gestione, la concessione appunto, che potrà diventare una modalità di possibile interesse e sviluppo futuro.