In seguito alle polemiche relative alla gestione dell’emergenza profughi che riguarda l’area appenninica, e in particolar modo il Comune di Montecreto, l’Amministrazione risponde ad alcuni interrogativi che stanno alimentando voci fuorvianti.

Lo scorso lunedì 5 dicembre, presso la Sala Consiliare di Montecreto, ha avuto luogo un’assemblea cittadina durante la quale il sindaco Leandro Bonucchi ha spiegato pubblicamente l’iter burocratico che sta riguardando, a livello nazionale, il progetto “Mare Nostrum”, relativo ai profughi. Sono state quindi analizzate le alternative che attualmente possono essere percorse per l’accoglienza, sia in forma privata che pubblica, spiegando che il Comune di Montecreto sta vagliando l’ipotesi di intraprendere quella che reputa più gestibile e controllata, in base alle risorse di personale e infrastrutture di cui l’Amministrazione dispone.

In risposta alle polemiche tendenziose sollevate mediaticamente da Forza Italia, il sindaco Bonucchi risponde apertamente: “Sono state fatte a cuor leggero dichiarazioni pesanti e infondate, perché durante l’Assemblea pubblica non ho mai detto di essere stato obbligato dalla Prefettura all’accoglienza, né abbiamo segretamente preso accordi: se è vero che stiamo valutando quale ipotesi possa essere gestita al meglio, per fare fronte a un problema reale che coinvolge tutto lo Stato italiano, è altrettanto vero che non è stata siglata alcuna convenzione al giorno d’oggi, questioni che sono state ampiamente spiegate durante l’incontro informativo del 5 dicembre con la cittadinanza. In ultimo vorrei ricordare che, in caso i privati cittadini dovessero mettere a disposizione le proprie abitazioni tramite convenzione, nessun entità politica o amministrativa potrebbe impedirne l’utilizzo”.

Attualmente il Comune sta valutando l’adesione alla convenzione SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), nell’ambito dell’affidamento dei servizi di gestione amministrativa, assistenza generica alla persona, pulizia ed igiene ambientale delle strutture di accoglienza, erogazione dei pasti, fornitura di beni di prima necessità, nonché dei servizi per l’integrazione sociale. Tale progetto garantirebbe il controllo totale dell’operazione di inserimento, permettendo all’Amministrazione di gestire, su tutta l’area comunale, le variabili relative al numero di ospiti, la loro locazione, l’inserimento in progetti di volontariato utile alla comunità ed eventuali progetti di lavoro.