Nella mattinata  odierna il Prefetto di Modena Maria Patrizia Paba ha presieduto una riunione alla quale hanno partecipato i Presidenti, o loro rappresentanti, delle Unioni di Comuni del territorio provinciale, dedicata al tema dell’accoglienza dei profughi richiedenti asilo.

In apertura il Prefetto ha illustrato le decisioni condivise nella precedente riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica in ordine all’allontanamento dal territorio nazionale degli stranieri in condizione di clandestinità, anche alla luce delle direttive diramate al riguardo dal Capo dalla Polizia – Direttore generale della Pubblica Sicurezza il 30 dicembre scorso.

Al riguardo il Prefetto ha reso noto che, in detto Consesso, sono state condivise strategie operative orientate in tale direzione con il coinvolgimento, oltre che delle Forze di polizia statali, anche delle Polizie locali, a partire dal Comune Capoluogo.

Successivamente il Prefetto ha illustrato ai presenti le decisioni adottate dal Governo, in una strategia complessiva a livello nazionale ed internazionale, in tema di “premialità” per le Amministrazioni comunali che ospitano profughi, comunicando che sono stati indirizzati al Ministero dell’Interno, come richiesto, gli elementi utili per la determinazione delle quote spettanti ai Comuni della provincia secondo criteri in corso di definizione.

Il Prefetto ha poi ribadito la possibilità per le Amministrazioni di aderire al progetto SPRAR, il cui bando, a differenza del passato, non ha scadenza e consente l’adesione in ogni momento. Ha inoltre nuovamente ricordato ai Sindaci la possibilità di stipulare convenzioni dirette con la Prefettura per l’accoglienza agevolando la funzione che la Prefettura sta svolgendo nel quadro di una esigenza di carattere nazionale.

Nello stesso tempo gli Amministratori sono stati sollecitati a favorire l’individuazione di soluzioni alloggiative. conformi alle esigenze dei territori, per consentire di alleggerire le presenze presso gli “hub” della provincia e perseguire quel modello di accoglienza diffusa che è stato privilegiato in questa provincia.

Gli Amministratori presenti hanno sottoposto all’attenzione del Prefetto alcune problematiche, prima fra tutte quella di consentire ai profughi di svolgere attività lavorative anche allo scopo di favorirne l’integrazione e l’accettazione da parte delle popolazioni residenti oltre che l’inserimento nel mondo del lavoro e non solo impegnarli nelle attività di volontariato che pure costituiscono un elemento importante.

Essi hanno anche assicurato che continueranno a svolgere una attività di comunicazione e divulgazione nelle Comunità amministrate orientata a scongiurare manifestazioni di insofferenza, così come si sono impegnati a vigilare, in stretto raccordo con la Prefettura, circa il corretto svolgimento dell’attività di accoglienza.

Da parte di tutti i presenti si è dato atto che la presenza di profughi nelle varie aree della provincia non ha creato particolari problemi o tensioni così come è stato riconosciuto il ruolo di snodo e di interlocuzione che la Prefettura svolge con i singoli amministratori per una equilibrata distribuzione degli stranieri trasferiti dai luoghi di sbarco.