“Con questa serata, aperta al territorio, abbiamo inteso proporre un’iniziativa all’insegna dell’eccellenza, perché anche la cultura, l’arte e la bellezza siano caratteristiche che connotino sempre più il Club. Migliorare ancora lo standard qualitativo, peraltro già assai alto, che contraddistingue questa importante realtà è quanto ci siamo prefissi e continueremo a perseguire con determinazione”: sono queste le parole con le quali Carlo Camocardi, Presidente del Club Giardino di Carpi, ha introdotto, venerdì 3 febbraio, la serata dedicata al pittore, scultore e incisore Antonio Ligabue, uno dei più celebri rappresentanti italiani dell’espressionismo.

A narrare magistralmente la tormentata vicenda esistenziale e la grande parabola artistica di Ligabue, nato a Zurigo nel 1899 e giunto a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia, solo nel 1919, il Direttore del Centro Studi e Archivio ‘Antonio Ligabue’ Mario Alessandro Fiori, che davanti a una platea composta da un centinaio di persone, che hanno fatto registrare il tutto esaurito, ne ha ripercorso l’infanzia di contrasti con il padre e di complesso rapporto con le istituzioni scolastiche, la morte della madre e dei fratelli, l’espulsione dalla Svizzera e la conseguente, progressiva spirale di solitudine in Italia, paese del quale non conosceva neppure la lingua, ma che ne ha poi scoperto, e riconosciuto, l’immensa forza espressiva, l’innato talento del tratto, la straordinaria pervicacia per mezzo della quale ha saputo perseguire, da assoluto autodidatta, la propria volontà di creare bellezza, di veder riconosciuto il proprio valore, di saper interpretare i propri sentimenti attraverso la creazione artistica, al punto da venir definito, con un’immagine in parte peregrina ma capace tuttavia di testimoniare dell’abbacinante capacità espressiva delle sue opere, ‘il Van Gogh padano’.

A incorniciare e dar corpo al racconto di Fiori, tre mirabili opere del Ligabue, tra le quali una statua in bronzo e il celebre ‘Autoritratto con mosca’.

L’appuntamento è però stato concepito secondo una formula innovativa, e per questo il pubblico ha potuto ascoltare, a seguire, le parole di Marco Iannone, Senior Vice President di PIMCO, che ha trattato il tema del mercato finanziario con eguale passione espositiva.

La serata è poi proseguita con una cena, sempre all’interno del Club, presso il ristorante Narciso. Tra gli ospiti dell’evento, anche l’Assessore alle Politiche giovanili del Comune di Carpi Milena Saina e Sua Eccellenza Monsignor Francesco Cavina, Vescovo di Carpi.

Oltre al Club Giardino, a promuovere l’appuntamento anche PartLab, in collaborazione con la società d’investimento PIMCO e con il patrocinio del Comune di Carpi.