Dopo il recente arresto di un pusher sorpreso vendere ad una fermata degli autobus di Piazzale Europa, le indagini che al riguardo i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia stanno conducendo su questa “nuova tendenza”, si arricchiscono di un nuovo tassello. I militari, infatti, l’altro pomeriggio, nel cestino di una bicicletta “incustodita” parcheggiata sotto la pensilina di una fermata degli autobus di Piazzale Europa, hanno sequestrato circa mezzo etto di marijuana suddivisa in una ventina di dosi pronte per lo spaccio.

Il pusher, probabilmente notando i carabinieri, potrebbe essersi allontanato nell’auspicio che i militari non avrebbero ispezionato il cestino della bici. Insomma i dubbi oramai sono pochi: dalle più note strade e piazze lo spaccio si sta trasferendo alle fermate e ai capolinea degli autobus, ritenute più remunerative dagli stessi pusher. Il bacino di utenza infatti è garantito dai clienti, in prevalenza giovani studenti che da tutta la provincia arrivano con l’autobus in città per raggiungere la scuola.

Le indagini dei carabinieri stanno documentando come l’incremento della domanda stia modificando il sistema di vendita che, oramai frammentato sul territorio urbano, vede gli spacciatori accordarsi con i clienti sui social o via whatsapp per poi curare le consegne alle fermate degli autobus sulla scorta degli accordi intrapresi (prezzo quantitativo). In questo modo, lo spaccio avviene in maniera meno visibile: le parti quando si incontrano alle fermate concretizzano lo scambio in pochi secondi, lontano da occhi indiscreti e dalle sempre più numerose telecamere che videosorvegliano la città.