Sapendolo fuori casa l’ha aiutato ospitandolo nel negozio per tenerlo al riparo dalle intemperie, dandogli da mangiare e anche dei soldi per eventuali fabbisogni trattandosi di un disoccupato. Quando ha scoperto di trovarsi davanti ad un ladro l’ha allontanato diventando da benefattore a vittima dello stesso pseudo indigente che attraverso l’applicativo WhatsApp ha incominciato a taglieggiare il commerciante pretendendo 1.000 euro altrimenti l’avrebbe denunciato per averlo impiegato in nero pur non avendo mai lavorato alle dipendenze del commerciante che, materializzato di essere finito nelle mani di un losco individuo, ha chiesto aiuto ai carabinieri.

I militari di Bagnolo in Piano hanno quindi avviato le indagini raccogliendo incontrovertibili elementi di responsabilità a carico del 48enne pregiudicato napoletano abitante a Bagnolo in Piano che è stato quindi denunciato alla Procura reggiana con l’accusa di tentata estorsione. Secondo la ricostruzione investigativa dei carabinieri il 48enne, messo recentemente “alla porta” dalla moglie, viveva come un barbone trovando, alla fine dello scorso mese di febbraio, la disponibilità del commerciante reggiano ad aiutarlo. E’ stato ospitato dal commerciante, che gli ha dato anche da mangiare e talvolta dei soldi. Quando però ha compreso di trovarsi davanti a un ladro (gli era sparita dal negozio una pistola giocattolo ed inoltre l’uomo gli aveva proposto l’acquisto di formaggio che il commerciante sospettava essere provento di furto) l’ha allontanato divenendo da benefattore a vittima.

Il furbo 48enne ha preteso 1.000 euro minacciando, qualora non avrebbe provveduto al pagamento, di denunciarlo per averlo impiegato in nero pur non avendo mai lavorato alle sue dipendenze. I Carabinieri di Bagnolo in Piano in prima battuta, grazie alle telecamere, appuravano che il 48enne non aveva mai lavorato nel negozio dove invece, come rilevato dalle immagini, era stato ospitato e sfamato. Acquisite le “richieste estorsive” che il 48enne inviava al commerciante tramite l’applicativo WhatsApp il cerchio veniva chiuso e il 48enne veniva denunciato.