Faceva parte di una banda dedita allo sfruttamento della prostituzione l’uomo arrestato dai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce, che hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura Generale presso la Corte di Appello di Cagliari nei confronti di un 31enne abitante in città condannato in via definitiva a 5 anni di reclusione per i reati di sfruttamento della prostituzione anche minorile ai danni di 8 donne italiane e straniere tra cui una minorenne.

Il 31enne di nazionalità romena era finito in manette, nell’estate del 2012, unitamente alla fidanzata 28enne e ad altri 2 correi, nell’ambito di un’indagine condotta nel nuorese che aveva visto anche l’arresto anche di un barista 47enne finito in manette per stupefacenti. Erano otto le otto le ragazze (tra cui una 16enne) finite nel giro di prostituzione che aveva un giro d’affari stimato all’epoca delle indagini di circa 150mila euro all’anno. La Procura nuorese condividendo con le risultanze investigative aveva chiesto ed ottenuto dal Tribunale di Cagliari un provvedimento restrittivo di natura cautelare nei confronti degli indagati finiti in manette. Per il 31enne romeno, abitante a Reggio Emilia, ora si sono riaperte le porte del carcere a seguito della sentenza di condanna a 5 anni di reclusione che essendo divenuta esecutiva ha visto la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Cagliari emettere a carico del romeno l’ordine di carcerazione che è stato eseguito dai carabinieri di Via Adua che hanno condotto il 31enne in carcere dove dovrà scontare (detratto il periodo pre-sofferto in regime di detenzione cautelare) la pena di anni 3 anni, mesi 2  giorni 19 di reclusione.

La sentenza, divenuta definitiva lo scorso 26 aprile, oltre alla condanna a 5 anni di reclusione ha visto applicare al 31enne le pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e le misure di sicurezza per un anno del divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori, divieto di svolgere lavori che prevedono contato con minori e obbligo di comunicare agli organi di P.S. i cambi di residenza e gli spostamenti.