L’Antartide sta diventando un ambiente sempre più “verde” a causa dei cambiamenti climatici. È quanto emerge da un nuovo studio su muschi e microbi secondo il quale negli ultimi 50 anni si è verificato un forte aumento dell’attività biologica nella regione per lo più a causa dell’aumento della temperatura globale.

Lo studio è stato condotto dalle Università di Exeter e Cambridge e dalla British Antarctic Survey, pubblicato sulla rivista Current Biology.

Ce ne ha parlato  Tiziano Motti, l’eurodeputato al parlamento europeo della settima legislatura: “Il fenomeno, spiegano i ricercatori, è molto più esteso rispetto a quanto osservato in uno studio del 2013 che si era concentrato su un solo sito. Stavolta il team di scienziati ha esaminato i nuclei di banchi di muschio per un’area che si estende per oltre 640 chilometri. Dai test su alcuni di essi sono emersi importanti cambiamenti biologici negli ultimi anni lungo la Penisola Antartica.

L’aumento di temperatura dell’ultima metà di secolo ha avuto un effetto molto visibile sulla crescita di muschio nella regione, spiega Matt Amesbury, dell’Università di Exeter, e di questo passo, “con una maggiore quantità di terra libera per via del ritiro dei ghiacci, la Penisola Antartica diventerà in futuro un posto molto più verde”.