Si è rivelati asso dell’informatica e del crimine: operando da un’altra provincia è riuscito a decodificare le credenziali della carta di credito di un 45enne reggiano rimpinguando il conto della sua postepay per 850 euro. La vittima, grazie al servizio SMS fornitogli dal gestore dei servizi interbancari, si è però subito accorto dell’anomalo addebito e si è rivolto ai Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza che attraverso mirate indagini telematiche sono risaliti sia all’hacker che operava dall’hinterland romano che alla ricarica fraudolenta della poste pay.

Con l’accusa di frode informatica e indebito utilizzo di carta di credito i Carabinieri della Stazione di san Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 22enne romeno residente a Roma. E’ stato lo stesso 45enne reggiano ad accorgersi dell’anomalo utilizzo della sua carta di credito grazie al servizio di SMS di allerta che lo informava dell’addebito della somma di 850 euro utilizzata per ricaricare una poste – pay. Non avendo effettuato alcuna ricarica ed avendo in disponibilità la carta di credito che non aveva ceduto a nessuno, l’uomo si rivolgeva ai carabinieri di San Polo d’Enza denunciando la frode informatica. I militari sanpolesi anche attraverso mirate indagini telematiche risalivano all’odierno indagato nei cui confronti venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine all’illecita transazione.