Il tradizionale scambio di auguri con i dipendenti della Provincia di Reggio Emilia ha fornito anche quest’anno al presidente Giammaria Manghi l’occasione per una “riflessione sul cammino non ancora compiuto e definito che questo ente è chiamato a compiere dal 2014”.

Il primo pensiero, però, è stato rivolto agli alluvionati di Lentigione “nei confronti dei quali va tutta la nostra vicinanza e tutto il nostro impegno”. “Siamo una comunità e lo siamo a maggior ragione quando qualcuno di noi è in difficoltà: ora la priorità è permettere ai cittadini ed alle aziende di ripartire e ritrovare quella quotidianità violata dagli eventi di quelle ore”, ha detto il presidente Manghi incontrando i dipendenti insieme alla vice Ilenia Malavasi nella Sala del Consiglio.

Venendo alla situazione delle Province, il presidente Manghi l’ha definita “ancora non chiara perché il percorso, avviato nel 2014 in un modo, è stato poi bloccato dal referendum costituzionale ed ora va ridefinito dando a questi enti certezze, non solo finanziarie”. “Su questo l’Upi si sta impegnando per consegnare al Governo che verrà dopo le elezioni politiche della prossima primavera una proposta seria e chiara ed è un impegno che mi riguarda personalmente, anche attraverso la mia recente nomina alla Conferenza Stato-Regioni – ha detto il presidente – In ogni caso, dagli emendamenti che si stanno discutendo e in alcuni casi sono approvati nel dibattito sulla Legge di stabilità, almeno dal punto di vista finanziario la situazione dovrebbe leggermente migliorare sia per la parte corrente sia per gli investimenti – ha aggiunto –  Dovrebbero arrivare fondi per la sicurezza anche dei nostri 960 chilometri di strade e dei nostri  630 ponti, mentre per le scuole, che rappresentano l’altra nostra priorità, già questa estate abbiamo ottenuto quasi la metà dei circa 30 milioni assegnati alla Regione Emilia-Romagna, grazie anche al fatto che la Provincia di Reggio Emilia aveva già i progetti pronti”.

Proprio la consistente mole di finanziamenti in ambito scolastico ottenuti dalla Provincia di Reggio Emilia è, per il presidente Manghi, “uno dei tanti esempi di come questo sia un ente serio che funziona grazie a dipendenti pubblici che, è giusto sottolinearlo di fronte ad un dibattito non sempre tenero nei loro confronti, continuano a dimostrarsi all’altezza della situazione”. “So la fatica che si compie, che è anche la nostra fatica, per mantenere una dignità alla Provincia ed al vostro lavoro quotidiano in una fase senza fine di incertezza, precarietà e ricerca di un finale definitivo che ancora non si intravede”, ha detto il presidente rivolgendo “un ringraziamento davvero sentito a tutti voi per l’impegno e la serietà che dimostrate”.

Anche per quanto riguarda il personale, la Legge di stabilità sta portando ulteriori buone notizie: “Per la prima volta dal 2014 sarà infatti possibile sbloccare il turn-over del personale e  per noi lo sarà interamente, non solo in parte, visto che l’incidenza della nostra spesa per il personale rispetto alle entrate correnti è inferiore al 20%”, ha concluso il presidente Manghi auspicando che “si possa fare finalmente chiarezza anche sui dipendenti dei Centri per l’impiego, ancora in un limbo tra Province e Regioni”.