Alla base della libertà di scelta c’è il diritto a essere informati correttamente. E’ questo l’obiettivo dell’appuntamento pubblico dedicato a “Capacità e autodeterminazione, principi e diritti in tema di Biotestamento e Dopo Di Noi” in programma venerdì 25 maggio a Modena (ore 16.30, sala comunale in piazzale Redecocca 1) promosso dal Comune di Modena in collaborazione con Federnotai, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FnoMceo) e la Rete Città Sane.

E’ prevista anche una tavola rotonda alla quale partecipano Emilia Grazia De Biasi, già presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato e tra i promotori delle leggi su Biotestamento e Dopo di Noi, rappresentanti dei notai, dei medici e delle associazioni impegnate nel settore.

L’iniziativa accompagna la presentazione delle miniguide predisposte dal sindacato dei notai che hanno l’obiettivo di spiegare in modo chiaro cosa prevede l’attuale testo sulle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat), sul Dopo di Noi e sull’Amministratore di sostegno e, più in generale, sulle figure a protezione di coloro che vedono limitata la propria capacità. Le guide sono scaricabili al link: www.federnotai.it/dat.

L’incontro sarà introdotto dall’assessora ai Servizi demografici Carla Ludovica Ferrari, dalla presidente della Rete Città Sante Simona Arletti, dalla presidente del Consiglio notarile di Modena Flavia Fiocchi, da un membro della giunta nazionale di Federnotai, Gian Antonio Pennino.

Alla tavola rotonda, moderata dalla giornalista Miriam Accardo, oltre e Emilia Grazia De Biasi intervengono Giulia Paltrinieri, dirigente del Servizio sociale territoriale del Comune di Modena; Carlo Camocardi, notaio in Carpi; Paolo Vacondio, responsabile Cure palliative dell’Asl di Modena; Giovanni Boschesi, associazione Libera-Uscita onlus; Benito Toschi, presidente della Fondazione Vita Indipendente.

Tra i temi in discussione l’approfondimento della legge 219 del 2017 che ribadisce il principio per cui nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata. In questo modo si intende tutelare il diritto alla vita, alla salute e all’autodeterminazione. Attraverso le cosiddette Dat, infatti, le persone possono dare indicazioni sui trattamenti sanitari da ricevere o da rifiutare nei casi in cui si trovassero in condizioni di incapacità.

Con la legge sul Dopo di Noi, invece, si è inteso rafforzare la tutela delle persone disabili, che rappresenta un dovere e una necessità sociale. Nel corso dell’incontro sarò possibile approfondir egli strumenti messi a disposizione delle famiglie che affrontano la disabilità: dal “Trust”, il vincolo di destinazione, al contratto di affidamento fiduciario, fino alle norme dirette a favorire la permanenza delle persone con disabilità nelle loro case o a promuovere esperienze di co-housing per garantire la conservazione degli affetti e delle relazioni sociali e la fruizione in comune dei necessari servizi di assistenza.