Una scuola aperta, anche sul piano della coesione sociale, fino ad essere punto di riferimento dei quartieri; una scuola in cui si lavora anche per il benessere della persona; una scuola attenta alla sostenibilità: sono gli indirizzi e gli obiettivi che l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia intende seguire e raggiungere nell’anno scolastico 2018-2019 che sta per iniziare, affinché la scuola reggiana sia luogo di pari opportunità e quindi luogo di apprendimento ma anche di crescita culturale e sociale; e sia elemento decisivo e concreto di riconoscimento dei diritti e di attenuazione delle disuguaglianze.

Il punto di riferimento, condiviso dal sistema scolastico, è il Patto per l’educazione e la conoscenza rivolto a scuole primarie e secondarie di primo grado (competenza del Comune) sottoscritto dall’Amministrazione comunale, dall’Ufficio scolastico provinciale e dai 12 istituti comprensivi della città, come cornice strategica dei programmi e dei progetti educativi che l’Amministrazione intende portare avanti, per la fascia 6-14 anni. Una sfida politica, educativa e culturale per l’intera comunità, chiamata a co-costruire e co-agire il contesto educativo di Reggio Emilia, che per il nuovo anno scolastico viene confermata e rilanciata, rafforzando le strategie di lavoro del sistema scolastico e realizzando alcuni momenti di incontro con la città. La scuola infatti è un bene comune primario, una risorsa di vita collettiva e personale per tutti.

“Il nostro impegno sull’educazione, che ci porta a destinarle oltre 10 milioni di euro, 30 se consideriamo anche la fascia 0-6 anni, è la cifra valoriale dell’investimento che la città fa sulla persona, sul futuro di bambini e ragazzi e quindi sulla comunità – ha detto stamane il sindaco di Reggio Luca Vecchi alla stampa – Questo paese ha smesso da 100 giorni di parlare di scuola ed educazione. Quindi non parla dell’unico vero ascensore sociale per i bambini al di là di dove nascono e da che famiglia provengono. A Reggio con Officina educativa abbiamo creato una comunità educante composta da insegnanti, educatori, genitori, società sportive che rendono la scuola un luogo aperto anche al pomeriggio e parte della comunità e del territorio al di là della funzione istituzionale del mattino. E mentre a livello nazionale si parla di una legge sull’educazione civica, le scuole reggiane lavorano da anni anche su temi quali diritti, educazione civica, sostenibilità e contrasto degli sprechi, creando consapevolezza e integrazione. Per questo abbiamo confermato e sempre confermeremo il nostro impegno e investimento su questo settore”.

“Della scuola ci occupiamo tutto l’anno e vi lavoriamo tutto l’anno, non solo in occasione della sua riapertura – ha aggiunto l’assessore all’Educazione Raffaella Curioni – La scuola riparte quest’anno con importanti risorse sia umane, tra cui 200 educatori che accompagnano e supportano l’andamento didattico, sia economiche con oltre 10 milioni di euro di investimenti. Grazie a ciò Reggio conferma la sua peculiarità con 46 scuole aperte anche al pomeriggio; i progetti per la diffusione della cultura digitale sia rispetto alle infrastrutture che alle competenze dei ragazzi e all’uso consapevole degli strumenti; i percorsi sul pensiero scientifico e la matematica svolti in collaborazione con Unimore; i progetti di interculturalità e sui linguaggi trasversali delle arti; l’educazione alla sostenibilità, al cibo e agli stili di vita”.

“Reggio ha a disposizione un patrimonio scolastico rilevante, che comprende anche edifici di inizio Novecento e che è oggetto di continua manutenzione e adeguamento rispetto agli attuali standard di comfort – ha detto l’assessore a Infrastrutture e lavori pubblici Mirko Tutino – Nel 2018 abbiamo destinato 710 mila euro alle manutenzioni ordinarie degli edifici e oltre 2,3 milioni di euro a grandi interventi che hanno interessato le scuole Agosti, Morante, Bartali e Lepido, Pertini, Aosta, Ca’ Bianca e Bergonzi e la palestra dell’ex Gil”.

RISORSE – Per l’anno scolastico 2018-2019 il Comune di Reggio Emilia ha impegnato risorse – investimenti e spesa corrente – per 11 milioni di euro.

E’ infatti l’anno scolastico in cui il Comune rende disponibile per la qualità della scuola sul piano didattico, educativo, sociale e della cura dei luoghi – attraverso il proprio Bilancio 2018 e il Bilancio annuale dell’azienda speciale controllata Farmacie comunali riunite (titolare di servizi socio-educativi e coordinatrice del progetto Reggio Emilia città senza barriere) – 7.723.000 di euro in favore di diritto allo studio, progetti e servizi educativi, integrazione scolastica, abbattimento delle barriere architettoniche. A questi, si aggiungono 180.000 euro destinati all’acquisto di nuovi arredi e attrezzature per le scuole.

A tali risorse si aggiungono 3.010.000 euro per interventi di manutenzione straordinaria negli edifici scolastici di competenza comunale.

Quattro in questo caso gli interventi più rilevanti:

– un milione di euro per la riqualificazione e il rafforzamento antisismico del plesso scolastico di via Premuda, che ospita la scuola primaria Gino Bartali e la scuola secondaria di primo grado Marco Emilio Lepido. I lavori hanno riguardato anche l’installazione del nuovo impianto di riscaldamento, il rifacimento completo degli spogliatoi e della pavimentazione della palestra, il rifacimento completo di pavimenti e bagni, la sostituzione di tutte le porte e il ritinteggio di tutti i locali al piano terra; il rifacimento della pista polivalente per l’educazione motoria e sportiva a fianco dell’edificio, il rifacimento dei percorsi pedonali esterni e l’illuminazione;

– 200.000 euro per il rafforzamento antisismico della palestra e la sua riqualificazione con rifacimento della pavimentazione, nella scuola primaria Agosti;

– 200.000 euro per il rafforzamento antisismico e la riqualificazione con il rifacimento della pavimentazione della palestra nella scuola primaria Morante;

– 400.000 euro per il rafforzamento antisismico e al riqualificazione con rifacimento della pavimentazione della palestra nell’edificio scolastico di viale Magenta (noto come ex Gil).

Inoltre sono stati investiti:

– 500.000 euro per la campagna di sostituzione dei serramenti delle finestre nelle scuole Aosta, Pertini, Bergonzi e Ca’ Bianca;

– 210.000 euro per la manutenzione delle aree cortilive di diverse scuole primarie e secondarie, per il decoro, la sicurezza e l’accoglienza degli spazi esterni, che sono parte integrante dell’attività e della ricreazione scolastica;

– 300.000 euro per manutenzioni straordinarie di vario genere (dalla sostituzione dei maniglioni anti-panico nelle uscite di sicurezza all’innalzamento di parapetti di protezione, dalla sostituzione di vetri e infissi alla sistemazione di pavimenti e gradini o guaine di protezione) nelle scuole primarie. Alla scuola primaria di Rivalta si sono resi necessari negli ultimi giorni alcuni interventi manutentivi: le lezioni avranno comunque inizio regolarmente e si svolgeranno temporaneamente in una sede, vicina al plesso scolastico, allestita dal Comune;

– 200.000 euro per manutenzioni straordinarie di vario genere (potenziamento dei sistemi di allarme, sostituzione porte, rifacimento bagni, tinteggi, sostituzione vetri e corpi illuminanti, impianti elettrici rinnovati) nelle scuole secondarie di primo grado.

A CHI SERVE TUTTO QUESTO? – Qualche dato di riferimento sulla scuola a Reggio Emilia.

Sono 12 gli istituti comprensivi cittadini, per un totale di 41 scuole primarie e 13 scuole secondarie di primo grado.

Per la prima volta, i dati della scolarità a Reggio Emilia in questi due ambiti risentono in modo percettibile del calo demografico. Rispetto all’anno scolastico 2017-2018, la popolazione scolastica passa da 12.665 a 12.574, con un calo di 91 unità rispetto all’anno precedente. Continua a crescere, seppur di poco, la scuola secondaria di primo grado (più 39 unità) mentre diminuisce il numero di bambini della scuola primaria (meno 130 unità).

Crescono le ore settimanali dedicate al sostegno scolastico: sono in tutto 3.000 con il coinvolgimento di 121 educatori.

Su un totale di 54, sono 46 gli istituti che restano aperti al pomeriggio; sono 13 i servizi educativi pomeridiani sul territorio gestiti dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con il privato sociale. In tutto sono 1.400 i bambini e i ragazzi coinvolti in attività pomeridiane organizzate in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, 1.800 invece sono quelli coinvolti in attività al mattino.

Nel 2018 sono stati 16.000 gli accessi allo Spazio culturale Orologio.

I 17 plessi scolastici del forese sono raggiunti ogni giorno dal servizio di scuolabus, che quotidianamente trasporta 246 alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado.

In 28 plessi scolastici è attivo il servizio di trasporto individuale per alunni con disabilità. Gli utenti del servizio sono complessivamente 53.

Delle 41 scuole primarie, 17 sono a tempo pieno (40 ore settimanali) con servizio quotidiano di ristorazione. Le mense scolastiche sono frequentate complessivamente da 3.215 bambini (116 in più dello scorso anno scolastico).

LA SCUOLA COME OFFICINA EDUCATIVA: ATELIER DIGITALI E MATEMATICA – La progettazione nelle scuole si avvale – negli incontri con insegnanti ed educatori, nelle sintesi e revisioni dei progetti e nella verifica scientifica delle effettive ricadute positive sui bambini, i ragazzi e le loro famiglie – del servizio comunale Officina educativa. Alcuni dei temi di lavoro per il 2018-2019 sono:

A) Il 2018-2019 sarà l’anno scolastico del consolidamento del progetto Scuole aperte e dell’attuale rete dei servizi ad esso collegati. Il progetto si realizza in 46 gli istituti, che sono aperti anche al pomeriggio, con il coinvolgimento di 1.400 bambini in attività educative, sociali e culturali. Insegnanti ed educatori lavorano insieme per una proposta pomeridiana che si connette, ma non si sovrappone, all’attività scolastica del mattino.

B) Prosegue l’impegno per la promozione della Cultura digitale: la sfida, oltre all’allestimento degli spazi, è la progettazione e la sperimentazione – di insegnanti, educatori e famiglie insieme – di una didattica rinnovata, costruendo nuove forme e opportunità di apprendimento, di ricerca e relazione, anche attraverso le strumentazioni digitali. Questo percorso sarà coordinato dallo Spazio culturale Orologio che si offre alle scuole come luogo di supporto, consulenza, scambio formativo per il gruppo di scuole di Reggio Emilia, che tra alcune settimane avvieranno queste progettualità.

Quest’anno in particolare l’ambito di lavoro riguarderà l’allestimento e la sperimentazione di 5 nuovi atelier digitali, realizzati nelle scuole grazie ai fondi ministeriali del precedente governo, che saranno inaugurati a febbraio 2019. Inoltre, grazie al finanziamento del Bando Nuove generazioni della Fondazione Con i Bambini, sarà realizzato un nuovo Atelier digitale in tutti gli Istituti comprensivi del comune di Reggio Emilia.

Verrà infine rilanciato il percorso di alfabetizzazione digitale ‘Genitori Connessi 2.0’: di questo progetto sono state realizzate già tre edizioni alle quali hanno partecipato tutti i 12 Istituti comprensivi, con 1.000 genitori.

Per quest’anno si è pensato a una nuova edizione, sperimentale e per ora in fase di progettazione, rivolta agli studenti. Si prevede il coinvolgimento di un Istituto comprensivo con un’ottantina di ragazzi di scuola secondaria di primo grado, accompagnati ad un uso consapevole e connesso dei social network. I ‘tutor’ potranno essere animatori digitali ed educatori.

C) Particolare rilievo sarà dato alla promozione delle tematiche legate al pensiero scientifico e in particolare alla Matematica. La costituzione, nell’ultimo anno scolastico, della rete di ricerca e sperimentazione tra il dipartimento di Educazione e Scienze umane dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Officina Educativa e gli istituti comprensivi Pertini 1 e Pertini 2 (capofila), Kennedy, Manzoni, Da Vinci e Don Borghi, sancisce definitivamente il pieno e permanente ingaggio degli istituti comprensivi della città in questo importante ambito di ricerca. Il prossimo anno scolastico vedrà l’avvio di un Tavolo di lavoro sull’argomento, in stretta connessione con lo Spazio culturale Orologio che, inaugurato a novembre 2014, ha saputo diventare luogo di promozione di lettura, sperimentazione didattica, promozione e produzione culturale.

D) Integrazione e interculturalità: il nuovo anno scolastico vedrà l’apertura di una riflessione – condivisa con l’assessorato alla Città internazionale, le scuole (in particolare il gruppo di insegnanti referenti per l’intercultura) e alcuni rappresentanti del mondo accademico – sulle politiche complessive per l’accoglienza e per l’integrazione linguistica, sui fenomeni e sui bisogni che si trasformano, sulle pratiche consolidate che occorre aggiornare. Officina educativa prosegue, anche in questo ambito, la propria attività nelle scuole secondarie di primo grado con gli educatori per l’Italiano (L2) e il percorso di ricerca e formazione sul tema dell’Interlingua, rivolto a gruppi di insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo grado.

Una parte importante di lavoro riguarderà l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, con un incremento del 24% delle ore di servizio frontale settimanale – in tutto oltre 3.000 – a favore di 351 situazioni seguite da educatore nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. L’obiettivo è da un lato garantire un servizio di qualità curando, insieme alle cooperative sociali, la formazione di tutti gli educatori, in particolare di coloro che entrano ogni anno a far parte di questo servizio; dall’altro rafforzare le progettualità tra personale educativo dedicato all’integrazione scolastica e personale educativo dedicato alle progettualità territoriali.

E) Sul fronte della ristorazione scolastica, in un’ottica di promozione di progetti sul valore del cibo, sull’educazione ad una corretta alimentazione e sulla sostenibilità, prosegue anche quest’anno il percorso di recupero delle eccedenze alimentari nelle sale-pranzo, che riguarda già ora 6 scuole primarie a tempo pieno e sarà estesa ad altre 5 scuole del territorio. In quest’ottica, il 27 ottobre 2018 sarà organizzata la presentazione del Food Shuttle, una vera e propria “astronave” realizzata in collaborazione con Cir-Food che “atterrerà” nelle scuole per dare vita a progetti di ricerche ed esperienze attorno a nutrizione e benessere.

Saranno inoltre sviluppati, in collaborazione con EduIren, azioni e percorsi a supporto dei valori civici che sottendono la raccolta porta a porta, la sostenibilità, la cura e tutela dell’ambiente. Il rapporto con Iren si colloca nell’esperienza progettuale già sperimentata con diverse scuole primarie della città: Tassoni, Tricolore, Marco Polo, Dall’Aglio, King e Ferrari. Nel caso di quest’ultimo istituto, si è sviluppata un’ulteriore rete di collaborazione con altre realtà del territorio di Cella, dove si trova la scuola, ovvero: scuola dell’infanzia XXV Aprile, Villa Margherita (casa di riposo), Associazione Mattone su Mattone, Progetto Campus, Guardie Ecologiche, Officina Educativa.

Nell’ambito di questo specifico progetto, focalizzato in particolare sulla raccolta differenziata, gli stessi bambini sono stati ingaggiati come tutor per coinvolgere gli altri alunni più piccoli, le famiglie e gli altri cittadini del luogo e sensibilizzarli sulle tematiche ambientali. Nelle prossime settimane, il progetto sarà presentato in Sala del Tricolore al fine di coinvolgere altre scuole della città.

F) Viene posto un ulteriore accento sulla formazione: il Comune prevede 4 ore a settimana di formazione per ciascun educatore, promosse da Officina Educativa, da realizzarsi negli incontri di progettazione e revisione dei progetti ideati e condotti insieme da insegnanti ed educatori. Come già sperimentato negli anni scolastici precedenti, alcune progettualità trasversali ai territori e adottate da più scuole, offriranno la possibilità di confronto e formazione anche tra insegnanti di diversi plessi o istituti comprensivi.

G) Saranno diverse le collaborazioni e le relazioni con i soggetti del territorio, in particolare nell’ambito del progetto Polo delle Arti tra Fondazione nazionale della Danza, Fondazione i Teatri e Istituto musicale Peri. Con un Accordo specifico saranno infatti attivati, in via sperimentale, uno o più percorsi di progettazione e produzione artistica, in collaborazione con il servizio Officina Educativa e le istituzioni scolastiche cittadine, con l’intento di valorizzare i differenti accessi al sapere dei ragazzi attraverso i diversi linguaggi espressivi ed in particolare i linguaggi performativi della danza, del teatro e della musica. Con questi percorsi si vogliono offrire ai ragazzi esperienze conoscitive, creative e relazionali all’interno del più ampio processo formativo e di crescita personale.

E’ vivace il protagonismo delle istituzioni scolastiche, che in due anni hanno presentato quasi 30 progetti sui Programmi operativi nazionali (Pon) del ministero dell’Istruzione, sui temi che riguardano le reti, gli ambienti e la cittadinanza digitale, l’integrazione e l’accoglienza, le competenze di base e l’orientamento.

H) Per quanto riguarda gli organici, per far fronte alla carenza strutturale di dirigerti scolastici – a oggi sono solo 11 a fronte di 12 istituti comprensivi e 1 Cpia, e nove di questi hanno un doppio incarico su due istituti, alcuni in città altri in provincia – occorrerà aspettare il nuovo concorso previsto per l’anno 2018-19.

Sul fronte dell’insegnamento di sostegno, nonostante la carenza di insegnanti in questo ambito, anche a causa dell’esaurimento delle graduatorie, il nuovo anno scolastico non vedrà nessun alunno con disabilità lasciato senza il necessario supporto. Un gruppo di 150 educatori delle scuole primarie e secondarie, supervisionato da Officina Educativa, ha già assicurato alle scuole la massima flessibilità possibile per collaborare con i docenti nell’offrire, nei primi giorni di scuola, tempo e attenzione affinché tutti possano essere accolti e sostenuti, anche in caso di assenza di personale di sostegno. In questa direzione va anche lo sforzo sempre maggiore che l’Amministrazione comunale sta sostenendo insieme a Farmacie comunali riunite (Fcr) per il diritto all’inclusione degli alunni con disabilità.

SCUOLA AL CENTRO, APERTA E PER TUTTI – Serve oggi che Reggio Emilia entri in campo con un sua autonomia di pensiero e come protagonista di un progetto culturale e valoriale, oltre che educativo e pedagogico, su una nuova idea di cittadinanza e di comunità aperta. La Scuola è il tratto distintivo di questo protagonismo. Il prossimo anno scolastico porta anche a compimento un mandato amministrativo che ha visto la Scuola di Reggio Emilia protagonista di una nuova idea di città. Se la Scuola a Reggio funziona, se le classi sono accoglienti e accessibili a tutti è per una scelta precisa, per le idee, i progetti e le risorse che si destinano alla Scuola. L’eccellenza educativa della città non riguarda più soltanto gli anni 0-6, ma è ormai, e deve essere, complessiva e trasversale. Continuità educativa e Successo formativo di alunni e studenti sono i cardini delle politiche dell’Amministrazione comunale per l’Educazione. La visione, oggi e negli anni a venire, è quella assai concreta di una Scuola sempre più aperta e preparata a diffondere opportunità, riconoscere diritti e attenuare diseguaglianze. Una Scuola che diventi un “ascensore sociale” in grado di costruire il futuro delle nuove generazioni.