Ieri intorno alle 18 è giunta al 112 una richiesta di soccorso da parte di una donna, in strada con evidenti segni di percorse. Sul posto sono state inviate due pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile che, assieme alla malcapitata, hanno subito proceduto alla ricostruzione dei fatti. Già all’ora di pranzo la donna, ultrasettantenne, aveva avuto un acceso diverbio con figlio convivente a causa del suo rifiuto di consegnarli altro denaro, causando la reazione sconsiderata dell’uomo che, per contro, le aveva sferrato dei pugni alla testa e le aveva sottratto le chiavi di casa ed il telefono cellulare affinché non potesse allertare i soccorsi.

La stessa scena si era ripetuta più tardi quando l’uomo, rientrato in casa, ha reiterato le sue pretese. Al nuovo rifiuto della mamma, il figlio ha riposto con altre botte, offese e minacce di morte sottraendole, questa volta, le chiavi dell’auto e il bancomat e insistendo perché lo accompagnasse al più vicino sportello per eseguire un prelievo di denaro contante. La discussione si era protratta anche fuori dall’abitazione, sino in strada, tanto da allertare alcuni condomini che avevano poi chiamato i Carabinieri.

Verificata la gravita dei fatti gli uomini dell’Arma hanno prima richiesto l’intervento del personale sanitario, che ha provveduto ad accompagnare la vittima in ospedale, per poi avviare immediatamente le ricerche dell’uomo che nel frattempo si era nuovamente allontanato, trovandolo di li a poco in un parcheggio non distante da casa. Una volta fermato, l’aggressore è stato identificato e accompagnato in Caserma dove i militari hanno potuto accertare che questo era solo l’ultimo episodio di una serie che si protraeva ormai da anni. Attesa la flagranza di reato i Carabinieri del N.O.R.M. hanno proceduto all’arresto dell’uomo, associandolo alla casa Circondariale di Reggio Emilia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dinanzi alla quale dovrà ora rispondere dei reati di rapina e lesioni personali.