È un luogo dove si fa la spesa, ma non è un supermercato. Non circolano denaro né carte di credito o bancomat. È il luogo dell’incontro e delle nuove possibilità, per chi sta attraversando un momento di difficoltà: è Amalio, il nuovo Emporio Solidale di San Lazzaro che apre ufficialmente le sue porte negli spazi rinnovati e ristrutturati di Casa Bastelli. Amalio deve il suo nome e l’idea per il suo logo ad Amalio Gruppioni, cittadino sanlazzarese che nei giorni precedenti la sua scomparsa ha disposto la donazione di un castagneto a favore del Comune di San Lazzaro. Un gesto generoso che l’Amministrazione ha voluto ricordare e valorizzare dedicandogli quello che è già un luogo simbolo della generosità e del dono.

La sostenibilità del progetto Amalio, infatti, si basa sulle donazioni: di beni, da parte di imprese, associazioni e cittadini; di tempo da parte dei volontari che contribuiranno materialmente a supportare il nuovo servizio. “Con Amalio abbiamo voluto dare una risposta ai tanti cittadini che si trovano per la prima volta a doversi rivolgere all’Amministrazione o ai Servizi sociali per un aiuto – spiega il sindaco di San Lazzaro Isabella Conti -. Si tratta di padri e madri di famiglia che si trovano in una temporanea situazione di difficoltà, magari perché hanno perso il lavoro, e fanno fatica a provvedere ai bisogni dei propri figli o familiari, ma anche anziani la cui pensione non basta più per far fronte alle spese quotidiane. Si tratta di una fascia ‘grigia’ che abbiamo il dovere di sostenere con tutti i mezzi possibili, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale, salvaguardandone la dignità.

L’Emporio Amalio, che è esso stesso il dono di un nostro concittadino, Amalio Gruppioni, diventa così non solo un luogo dove poter fare la spesa, ma un punto di riferimento per iniziare un percorso di rinascita, un punto di partenza da cui ricominciare”. Un prezioso contributo ad Amalio è arrivato dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, che hanno donato rispettivamente 20.000 e 3.000 euro al Comune di San Lazzaro per la realizzazione del progetto.

“Il valore aggiunto del progetto Amalio, promosso dal Comune di San Lazzaro di Savena e sostenuto fin dal principio dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna – afferma Carlo Monti, presidente della Fondazione Carisbo –, è rappresentato dal medesimo approccio adottato per offrire dignità alle persone economicamente svantaggiate e per costruire intorno a loro una rete di relazione e di conforto. Un’iniziativa che già si configura come un esempio delle moderne politiche di contrasto alla povertà. La dignità nel chiedere un aiuto e la discrezione nell’offrirlo si incontrano nell’Emporio, un luogo che diventa raccolta non solo di generi di prima necessità ma anche di speranza dove persone, operatori, volontari, si adoperano per offrire un aiuto concreto a chi ha più bisogno. Il progressivo ampliamento della rete solidale di cittadini, imprese, enti e associazioni coinvolti, è inoltre l’esempio di quella solidarietà diffusa che la nostra comunità sa esprimere e la base sulla quale costruire politiche di welfare sempre più incisive”.

“Ci fa molto piacere che l’impegno della Fondazione del Monte nel sostenere dei corsi di formazione sul tema del consumo responsabile abbia portato ad una ricaduta così positiva e costruttiva. È stata un’attività diretta sul territorio del distretto, che ha stimolato la partecipazione dei cittadini dando loro l’opportunità di approfondire temi legati alla sostenibilità, in maniera professionale”, aggiunge Giusella Finocchiaro, presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Tra le tante realtà che hanno contribuito alla nascita di Amalio e al sostentamento del magazzino dell’emporio, ci sono anche aziende e imprese del territorio, tra cui Agriverde, Alfacod, Azienda Agricola Bonazza, Cartaria Bolognese, Conad San Lazzaro, Conserve Italia, Coop Alleanza 3.0, Fratelli Carli Spa, Nordiconad, Securpoint, Sis Sementi, Unicomm Famila, e numerosi cittadini dal cuore d’oro. Ad occuparsi della formazione del team di volontari è invece VOLABO, il centro servizi per il volontariato della Città Metropolitana, gestito da A.S.Vo O.D.V.