Mercoledì 7 e giovedì 8 novembre, a Reggio Emilia, si svolge il convegno “Quel comune senso del sociale. Visioni e condivisioni per costruire azioni generative nelle quotidianità territoriali”, una due giorni dedicata al confronto e al dibattito sui temi legati ai diritti e alle politiche sociali, promosso dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con Anci. Nel corso dell’evento, esperti, amministratori locali, artisti e studiosi dialogheranno su esperienze, buone pratiche e “visioni e condivisioni per costruire azioni generative nelle quotidianità territoriali”.

Da alcuni anni le trasformazioni della società globale, gli squilibri sempre più profondi degli assetti economici, culturali e sociali, hanno contribuito a diffondere sempre più paure e incertezze tra i cittadini, attese di essere tutelati, richieste di aiuto che interrogano l’operatività dei servizi territoriali e il funzionamento delle istituzioni. I servizi sociali sono in posizione privilegiata per ascoltare e osservare ciò che avviene nelle situazioni in cui difficoltà, malesseri e sofferenze si manifestano in modo più acuto e esacerbato. Su questi servizi si riversa tutto quello che nella vita di singole persone e famiglie, nella vita di un Comune o di un quartiere non è come si vorrebbe e come dovrebbe essere. Vengono stabiliti regolamenti per circoscrivere le erogazioni finanziarie, si introducono nuove forme di welfare per far fronte a situazioni problematiche complesse che richiedono competenze e mobilitazioni diffuse. In diversi territori, e con diverse modalità, i servizi si misurano con mutamenti del contesto, talvolta usando metodologie di intervento innovative: da qui l’idea di proporre una occasione di riflessione in cui confrontarsi e discutere.

HANNO DETTO – “Sarà un’importante occasione di discussione con esperti da tutta Italia sui temi del welfare, una riflessione che parte da Reggio e che attraverso Anci diventa nazionale perché la nostra città è oggi punto di riferimento nel paese del lavoro nel settore sociale – ha detto oggi il sindaco di Reggio e delegato Anci al welfareLuca Vecchi illustrando l’iniziativa alla stampa – Reggio rappresenta una delle migliori realtà per il welfare dedicato a minori, anziani, disabili e nuove povertà. Mentre altre città tendono a esternalizzare i servizi, qui c’è un vero sistema che prova a dare risposte ai bisogni delle persone e c’è una presa in carico delle situazioni per aiutare i più fragili a superare la condizione in cui si trovano”.

“Rispetto al reddito di cittadinanza – ha aggiunto Vecchi – c’è grande preoccupazione perché ancora non si sa come sarà strutturato. Per definire il Reddito di inclusione ad esempio ci sono voluti tre anni. Per cui, nell’attesa che questo strumento diventi operativo, auspico che il governo investa fondi sul Reddito di inclusione”.

“Oggi il sociale è un oggetto molto complesso che può essere capito e affrontato solo attraverso più punti di vista – ha detto la dirigente dei Servizi sociali del Comune di Reggio Germana Corradini – Per questo nel convegno abbiamo voluto rispecchiare il nostro modo di lavorare con più professionisti e coinvolgere esperti prevenienti da diverse realtà italiane”.

IL PROGRAMMA – Ad aprire la due giorni saranno quattro workshop tematici in programma mercoledì 7 novembre dalle ore 9.30 alle 13.30. Il primo, dal titolo “Disuguaglianze e cambiamenti”, coordinato da Valter Tarchini, è in programma al Teatro Parrocchia di San Agostino (via Reverberi, 1); il secondo, dal titolo “Rivendicazioni di riconoscimenti e relazioni intersoggettive”, si svolge invece nella Sala conferenze di palazzo Renata Fonte (via Emilia San Pietro, 12a), coordinato da Barbara Di Tommaso. Alla Polveriera (via Pier Giacinto Terrachini), Elisabetta Dodi parlerà di “Tutele di diritti e responsabilità condivise”, mentre Graziano Maino approfondirà le tematiche connesse a “Sfiducia e fiducia nelle e tra istituzioni” alla Galleria Parmeggiani (corso Cairoli 2). Un confronto tra operatori e attori locali per affrontare e condividere, tra le altre, esperienze di co-housing sociale, del Rei, dei patti generativi e dell’affido.
Nel pomeriggio, dalle ore 14.30 alle 17.30, al teatro Ariosto è in programma il convegno “Confronti e dialoghi”, che vedrà il susseguirsi di diversi interventi tecnici. Ad aprire il pomeriggio sarà Germana Corradini, dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Reggio Emilia, su “Esporre, comunicare, apprendere. Il valore del mettersi in gioco”. Verranno poi restituiti i risultati dei workshop mattutini, che saranno esposti e discussi da Cristina Mambelli dell’Ausl Venezia, Ciro Cascone del Tribunale di Milano, Franca Maino dell’Università di Milano e Arduino Salatin di Iusve Mestre. Moderano Franca Manoukian e Gino Mazzoli.

A chiudere la serata, sempre al teatro Ariosto alle 21, lo spettacolo “Bar Naut”, in cui operatori dei servizi sociali e sanitari, insegnanti ed educatori mettono in scena con ironia stereotipi, credenze e verità del lavoro sociale e interistituzionale. Lo spettacolo, per la regia di Mauro Incerti del Cps Reggio Emilia, è a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

L’indomani si riparte sempre al teatro Ariosto, alle ore 9, con l’evento a iscrizione “Altri sguardi”. Dopo i saluti del vicesindaco e assessore al Welfare del Comune di Reggio Emilia Matteo Sassi, prenderà il via una tavola rotonda promossa da Anci, che vedrà la partecipazione del sindaco Luca Vecchi, delegato Anci al Welfare, il direttore generale del ministero del Welfare Raffaele Tangorra, la presidente della commissione Welfare dell’Anci Edi Cicchi e l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli Roberta Gaeta. Modera il giornalista Luca Telese.

Alle ore 11 è invece previsto l’intervento di Mauro Magatti, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, mentre alle 12 l’attrice e scrittrice Lella Costa parlerà di “Lo sguardo dell’artista su una società che cambia velocemente”.

Le conclusioni della mattinata saranno affidate al sindaco Luca Vecchi.

Per informazioni ed iscrizioni: www.comune.re.it/welfare, email: convegnoreggioemilia@gmail.com

Riconoscimento di crediti deontologici/formativi per assistenti sociali.