Era nascosta tra i filari di un vigneto nelle campagne di Rio Saliceto, in attesa probabilmente di essere piazzata nel mercato dei compiacenti ricettatori di materiale edile. Ne sono convinti i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia che ieri pomeriggio, nel corso di un servizio di controllo del territorio, si sono “imbattuti” in una motosaldatrice (una macchina usata nel settore edile che funge da saldatrice e generatore di corrente con funzionamento a gasolio). I controlli hanno portato ad accertarne la provenienza furtiva ai danni di un imprenditore edile modenese a cui era stata rubata da un cantiere di Campogalliano.

La motosaldatrice, del valore commerciale di oltre 5.000 euro, è stata sottoposta ai rilievi di legge con il fine di esaltare le impronte digitali, le quali verranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Parma per le comparazioni con le impronte censite in banca dati, con il fine di trovare elementi investigativi che possano portare a individuare i componenti della banda.

L’utensile edile, rubato la notte tra sabato e domenica, è stato restituito all’imprenditore.

Le indagini condotte dai carabinieri di Campagnola Emilia verranno eseguite di concerto con i colleghi di Carpi, i quali hanno rinvenuto un autocarro rubato dal medesimo cantiere in occasione del raid furtivo compiuto lo scorso fine settimana.