Una folta delegazione di pensionati aderenti alla ANP/CIA di Reggio Emilia guidata dal suo presidente provinciale Giorgio Davoli ed accompagnata dal presidente CIA provinciale Antenore Cervi, ha fatto visita nei giorni scorsi alla Casa della Salute di Montecchio Emilia, nel quadro di un lavoro d’informazione verso gli associati in direzione di una condizione di vita sempre migliore dell’anziano. L’incontro con la Dott.ssa Anna Maria Picciati e la successiva visita alla struttura montecchiese, hanno permesso di avere informazioni e capire come funziona un presidio sanitario, fiore all’occhiello della nostra sanità pubblica.

All’interno della struttura  intitolata al ginecologo Lorenzo Spreafico, primario dell’Ostetricia e Ginecologia e del Dipartimento Chirurgico del “Franchini” dal 2001, prematuramente scomparso nel settembre 2013,  trovano posto vari servizi, infatti  vi si potrà recare chi :  cerca il dipartimento di salute mentale per adulti, neuropsichiatria infantile, dipendenze patologiche, il dipartimento cure primarie, salute donna, pediatria, cure per disturbi cognitivi, servizio infermieristico domiciliare, medicina di gruppo ( oggi sono presenti 5 medici di base), ambulatorio cure palliative e patologie croniche, il dipartimento sanità pubblica, igiene pubblica, medicina legale, alimenti e nutrizione, sanità pubblica veterinaria, sicurezza sul lavoro e il servizio assistenza anziani.

La delegazione dell’ANP/CIA di Reggio Emilia ha potuto visitare una vera e propria cittadella della salute che accanto all’accoglienza e ai medici di medicina generale offre prestazioni specialistiche, vaccinazioni, screening e servizi sociosanitari. Il tutto in un ambiente intimo che fa sentire i pazienti a casa propria. Una Casa della salute al passo coi tempi e soprattutto in grado di rispondere alle esigenze, cambiate con il cambiare dei tempi, delle persone.

Avere sanità di qualità innovando e andando incontro al cambiamento della struttura della società, con cura di prossimità e meno ospedalizzazione, è una politica da perseguire in tutto l’ambito sanitario regionale, che CIA ed ANP sostengono con forza.

La struttura è stata progettata per integrare in un unico edificio attività e servizi sanitari; ciò consentirà una migliore integrazione tra i professionisti, la multidisciplinarietà e la gestione integrata dei pazienti cronici, invalidi, anziani.