Le ordinanze contro i botti sono nulle, i sindaci che le emettono rischiano di vedersi denunciare per abuso di potere, afferma Francesco Macchioni, ex consigliere e titolare della storica armeria in piazza della libertà.

Si avvicina Capodanno e con esso la tradizione dei fuochi artificiali. A parte gli spettacoli pirotecnici organizzati dai comuni, esiste la “questione” dei petardi già in vendita in numerose attività commerciali e pronti per essere esplosi. Proprio contro questi e per motivi di sicurezza e incolumità pubblica, ci confida Macchioni, molti sindaci, tra cui anche Pistoni, ha emesso la “famosa” ordinanza anti-botti.

Oltre alle scelte “politiche” di opportunità o meno in capo ad ogni amministratore, il “dubbio” nasce sulla legittimità stessa di tali ordinanze, e posso dire con certezza che “i comuni sbagliano, non possono vietarli.”

La battaglia contro le ordinanze che vietano i fuochi d’artificio durante le feste di fine anno era partita da alcuni commercianti e dal Sindacato nazionale degli operatori pirotecnici.

Per questo, con circolare n. 0018798 del 09 dicembre 2016 il Ministero dell’Interno, continua Macchioni, si è espresso in materia, ponendo diversi limiti alle stesse. Uno dei motivi per cui è possibile vietare i “botti” è l’assenza del marchio CE: nel caso non fosse presente sugli articoli, questi prodotti sono giustamente da considerare non conformi alle normative, quindi illegali e vanno vietati, per garantire la sicurezza personale e pubblica.

I giochi pirotecnici la cui vendita è consentita devono riportare, dunque, sulla confezione un’etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità d’uso. Prodotti questi “completamente conformi in materia di sicurezza e rumore” per poter essere usati in spazi aperti nel rispetto più assoluto di persone ed animali.

Il “divieto” può inoltre essere imposto se occorrono situazioni contingibili e urgenti, considerati extra-ordinem: essendo quindi straordinarie devono inoltre riportare una data di inizio e fine di limitazione.

Il TAR della Liguria si è già espresso in merito nel novembre 2015 stabilendo che “l’adozione di una ordinanza contingibile e urgente sussiste se con congrua motivazione a prevedere l’impossibilità di fronteggiare l’emergenza con i rimedi ordinari”. Ma essendo i “botti” eventi che si verificano ogni anno nel periodo di festività natalizie, non possono essere fatte rientrare tra queste motivazioni.

Infine tutte le misure del genere devono essere comunicate preventivamente ai singoli Prefetti, che rappresentano l’autorità competente e decisionale nel vietare gli articoli pirotecnici.

Al di là dell’oggettiva impossibilità di controllare il rispetto del divieto, per Macchioni si tratta anche di una personale convinzione: “Un capodanno senza botti è come andare allo stadio e non poter gridare quando la tua squadra fa goal; vietare l’uso di botti e fuochi pirotecnici di fine anno vuol dire inoltre cancellare le nostre tradizioni. In tutte le città italiane e del mondo si stanno preparando spettacoli colorati e rumorosi per festeggiare nel migliore dei modi l’arrivo della mezzanotte il prossimo 31 dicembre.”

Da aggiungere come aggravante da parte della nostra amministrazione, rincalza Macchioni, il fatto di emettere una delibera (quella N° 209 del 29/12/2018) con divieto di far esplodere petardi o giochi pirotecnici di qualunque genere addirittura pochi giorni prima di capodanno, mettendo in difficoltà sia le attività che legalmente possono commercializzare questi prodotti, sia le numerose persone che hanno già acquistato e sono in attesa di poterli usare.

Ancora una volta, come è consuetudine, “un atto codardo e vergognoso” da parte del nostro sindaco Pistoni per evitare il confronto e non concedere la possibilità di impugnare al Tar questa ennesimo inganno ed ingiustizia imposta ai cittadini e ai commercianti che operano invece nel rispetto delle leggi in materia.

Ipocrisia e non coerenza su quanto imposto ai cittadini, conclude Macchioni, voglio ancora una volta evidenziarlo nel fatto che l’amministrazione in collaborazione con la Pro Loco, in occasione della festa che si svolgerà in Piazza Garibaldi per festeggiare il capodanno, come buon esempio ha organizzato lei stessa uno spettacolo pirotecnico: “vergogna di una giunta e di un sindaco del quale solo le sue dimissioni o i risultati alle prossime elezioni a maggio potranno portare un beneficio alla nostra città.”