In occasione delle celebrazioni della Giornata Nazionale della Bandiera, il Rotary Club Reggio Emilia ha organizzato, in collaborazione con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e il patrocinio del Comune di Reggio Emilia, un convegno dedicato allo scienziato reggiano Lazzaro Spallanzani, presso l’Aula Magna dell’ateneo reggiano.

L’iniziativa si è aperta con i saluti del presidente del Rotary Club Reggio Emilia Lorenzo Ferretti Garsi, del governatore del Distretto 2072 Paolo Bolzani, del rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Angelo Oreste Andrisano, del sindaco del Comune di Reggio Emilia Luca Vecchi e del sindaco del Comune di Scandiano Alessio Mammi a cui ha fatto seguito la proiezione dello stralcio di un filmato di Alessandro Scillitani con l’intervista a Giorgio Celli in visita alla Collezione di Lazzaro Spallanzani, custodita dal 1830 nel Palazzo dei Musei Civici dopo l’acquisto alla morte dello scienziato nel 1799 da parte del Municipio di Reggio Emilia.

Le relazioni di Giovanni Fracasso e di Elisabetta Farioli, che hanno tracciato la vita, l’attività di ricerca, l’eredità storica e scientifica di Lazzaro Spallanzani, hanno introdotto la lectio magistralis della professoressa Elena Cattaneo – senatrice a vita, co-fondatore e direttore di UniStem, il prestigioso Centro di ricerca sulle cellule staminali dell’Università degli studi di Milano – che coordina una comunità di studiosi di diverse discipline impegnati nella ricerca sulle malattie genetiche neurodegenerative.

In particolare l’attività della professoressa Cattaneo è orientata allo studio della “Corea di Huntington”, una patologia che in Italia colpisce una persona su settemila, più conosciuta con il nome di “ballo di San Vito”, una malattia degenerativa che comporta gravi difficoltà fisiche con forti ripercussioni sulla vita sociale e relazionale del malato.

Fortissima la commozione in sala quando la professoressa ha ricordato l’incontro dei malati con Papa Francesco che ha dedicato parole di conforto e di speranza alle persone colpite dalla malattia.

“Ma se invece di essere vittime un errore genetico, questi “malati” fossero solo un esperimento dell’evoluzione, un passaggio intermedio nello sviluppo della specie umana?”

Un quesito inquietante e affascinante, che oggi lascia senza risposta tutta la comunità scientifica, ma sul quale gli studiosi e i ricercatori dell’equipe della professoressa Cattaneo continua ad indagare per arrivare a formulare una risposta e, quindi, una cura.

“L’Italia rappresenta l’eccellenza a livello mondiale per l’applicazione delle cellule staminali – ha detto la professoressa Cattaneo – la scoperta del primo farmaco a base di staminali è stato creato dal gruppo dei professori Michele De Luca e Graziella Pellegrini dell’Università di Modena e Reggio Emilia, quindi noi, nonostante le tante difficoltà continuiamo a lavorare”.

Dopo il letterato Antonio Panizzi, l’economista Gasparo Scaruffi, il fisico Giovanni Battista Venturi, il benefattore Pietro Manodori e l’astrofisico Angelo Secchi, il Rotary testimonia il proprio impegno, nell’ambito delle manifestazioni del 7 gennaio, a fianco dell’Amministrazione comunale con il rendere omaggio ai grandi personaggi reggiani che hanno dato lustro al nostro territorio, conquistandosi meritato riconoscimento in Italia e all’estero.