Il Comune di Modena ha confermato il patto di gemellaggio con la città di Novi Sad in Serbia, che risale al 1974, sottolineando la volontà di continuare e intensificare la collaborazione tra le due città e le rispettive comunità per la realizzazione di progetti e di scambi di esperienze. La delibera che conferma e rinnova il patto è stata presentata in Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 17 gennaio, dall’assessora alle Relazioni internazionali Irene Guadagnini e approvata all’unanimità dall’assemblea.

Il patto di gemellaggio tra le città di Modena e Novi Sad è stato sottoscritto nel 1974 a seguito dell’analogo patto che dal 1963 lega le province di Modena e della Vojvodina di cui Novi Sad è capoluogo. Nell’illustrare la delibera, l’assessora Guadagnini ha ricordato i numerosi scambi e le collaborazioni tra le due città, tra le quali il progetto di cooperazione internazionale sui temi dello sviluppo economico e del welfare, realizzato tra il 2000 e il 2002 grazie al programma di cooperazione decentrata “City to city”. Nel 2015, Modena ha preso parte a un intervento di “institutional and capacity building” rivolto a Novi Sad e alla sua provincia con l’obiettivo di sviluppare politiche e servizi per i minori e di realizzare laboratori teatrali per i giovani, grazie a un progetto finanziato dal ministero degli Affari esteri e dalla Regione Emilia Romagna. Nello stesso anno, l’assessore allo sport di Novi Sad è stato accolto a Modena in occasione di un’importante partita di pallavolo di Champions League tra Volley Modena e la Vojvodina Novi Sad. Lo scorso novembre, infine, è stato presentato il progetto “Cross Opera”, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma “Europa creativa”, che vede la collaborazione attiva tra i teatri delle città di Modena, Novi Sad e Linz, in Austria, anch’essa gemellata con Modena.
La conferma del patto di gemellaggio da parte del Consiglio comunale è avvenuta sulla base del Regolamento per la costituzione, la gestione e lo sviluppo di relazioni internazionali con città, comunità e territori di cui il Comune si è dotato dal 2014.
Simona Arletti, Pd, ha affermato che le relazioni, come questo gemellaggio, sono occasioni di incontro e crescita reciproca, dobbiamo rifuggire dall’idea che siamo noi che aiutiamo gli altri. Quando facciamo progetti insieme, come il progetto teatrale in corso, facciamo il bene di entrambe le collettività. E il rinnovo del patto è un segnale importante che diamo come città in un momento in cui è forte la tentazione di ritenersi autosufficienti”.
Marco Chincarini, Modena bene comune, ha ricordato la sua esperienza personale legata al gemellaggio come “unica e arricchente e per questo auguro anche ad altri giovani di viverne una analoga” e ha quindi auspicato che “il rapporto tra le due città cresca e continui e che si possa avere altre occasioni di creare comunità”.
Secondo Paolo Trande, Sinistra unita Modena, “i gemellaggi sono piccoli semi da cui possono germogliare relazioni che consentono alla comunità di avere scambi, ancora più positivi in un momento un cui la tendenza è di richiudersi nel proprio piccolo mondo. Noi crediamo – ha proseguito – che questo tipo di gemellaggio vada mantenuto e se possibile alimentato, compatibilmente con le poche risorse che abbiamo”.