C’erano anche i vertici dell’azienda Italpizza, oggi pomeriggio in Prefettura, ai due incontri voluti dal Prefetto Maria Patrizia Paba nell’ambito della vicenda che coinvolge lo stabilimento produttivo di San Donnino, bersaglio da settimane di un’azione denigratoria, violenta e illegale da parte dei SI Cobas. Al primo tavolo hanno preso parte, oltre a Prefetto e responsabili di Italpizza, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Modena e i rappresentanti dei soci lavoratori delle due cooperative Cofamo ed Evologica.

“Il primo incontro si è concluso con un nuovo slancio al miglioramento delle relazioni tra le rappresentanze confederali – ha commentato Andrea Bondioli, dirigente delegato di Italpizza -. La nostra azienda si è resa disponibile a monitorare assieme ai sindacati la corretta gestione del cantiere, a garantire l’adeguata retribuzione e contribuzione in funzione della mansione svolta nel rispetto del CCNL applicato alla luce della verifica dell’ITL e al controllo delle buste paga attraverso un soggetto super partes, quale l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Il nostro scopo oggi era quello di individuare una strategia comune tra tutti gli attori coinvolti – aggiunge Andrea Bondioli – capace di arrestare al più presto gli atti di violenza perpetrati dai SI Cobas. Azioni che colpiscono non solo il regolare svolgimento dell’attività aziendale di una delle maggiori realtà presenti sul territorio modenese, dalle cui sorti dipende il destino di migliaia di famiglie se consideriamo anche l’indotto, ma che soprattutto danneggiano il sentimento di una comunità che affonda nei principi di democrazia e legalità le proprie radici e la propria identità”.

Al Prefetto è stato illustrato come il confronto con i sindacati sia attivo da tempo e veda, a riprova di ciò, un prossimo appuntamento già fissato per il 1° Febbraio presso la sede di Confindustria Emilia sede di Modena, alla presenza delle rappresentanze della categoria alimentare delle tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil.

“Con la rappresentanza della categoria Multiservizi della Uil ed i sindacati delle due cooperative coinvolte – aggiunge Bondioli – stiamo seguendo con attenzione la trattativa che hanno in corso dalla primavera scorsa per la definizione ed il rinnovo del contratto di secondo livello. La Uil, nel corso dell’incontro di oggi si è resa disponibile ad aprire la propria piattaforma a Cgil e Cisl. Tanto basti a fare riflettere chi osserva da fuori e trae conclusioni affrettate sulla vicenda, circa la reale intenzione delle parti di contribuire al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro dei dipendenti di Cofamo ed Evologica che, dal canto loro, garantiscono la prosecuzione di un corretto rapporto sindacale con le organizzazioni firmatarie del contratto, ovvero Cgil Cisl e Uil.”

“Italpizza, pur non avendo un ruolo diretto nella vicenda sollevata dai SI Cobas– conclude Andrea Bondioli – e risulta, anzi, parte gravemente lesa rispetto gli atti criminali compiuti nei confronti della nostra azienda e dei lavoratori che vi operano, intende comunque dare seguito al proprio senso di responsabilità e tutela verso lavoratori, clienti, fornitori e collaboratori, fino al raggiungimento di una rapida e civile soluzione della vicenda. Questo avviene nell’ambito dei forti investimenti degli ultimi anni, di quelli già approvati dal cda per il 2019 e dei possibili ulteriori sviluppi del polo logistico. Ciò che più ci sta a cuore è, dunque, ripristinare le condizioni di legalità necessarie alla tutela nostra attività e della tenuta della comunità di cui siamo parte”.

Nel corso del secondo incontro presso la Prefettura, che vedeva i vertici di Italpizza come uditori in quanto non direttamente coinvolti, si è preso atto che i punti del verbale siglato lo scorso Dicembre sono stati pienamente assolti.