Convocazione immediata delle parti sociali dopo lo stop annunciato oggi dal ministro Danilo Toninelli alla Sassuolo-Campogalliano, bretella sulla quale poco più di tre mesi lo stesso ministro aveva riconosciuto la competenza della Regione, dando un sostanziale via libera e ricorso alla Corte costituzionale sul Passante di Bologna.

“Non intendiamo assistere allo scempio che il Governo sta facendo del principio di legalità e di una collaborazione istituzionale che dovrebbe essere nella norma – affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture, Raffale Donini -, col solo obiettivo, che inizia a essere sempre più chiaro, di voler colpire l’Emilia-Romagna, senza rendersi conto che questo, oltre a danneggiare cittadini, imprese e lavoratori di questa regione danneggia l’intero Paese. Per questo, venerdì prossimo riuniremo nuovamente imprese e sindacati, per fare il punto insieme anche rispetto alle possibili conseguenze di quanto sta accadendo in termini di impatto socioeconomico in Emilia-Romagna”.

 

No allo stop della Sassuolo-Campogalliano

L’Emilia-Romagna non ci sta di fronte al nuovo stop sulla bretella Sassuolo-Campogalliano, un’altra infrastruttura strategica per l’economia regionale, fondamentale soprattutto per il distretto ceramico e inserita fra quelle ritenute ‘irrinunciabili’ dai firmatari dal Patto per il Lavoro.

“È inaccettabile – affermano presidente e assessore – e soprattutto è illegale. Ancora una volta il ministro Toninelli comunica a mezzo stampa l’ennesima retromarcia su una delle opere strategiche per tutta l’Emilia-Romagna. Nell’incontro al ministero del 24 ottobre scorso, con Toninelli e il sottosegretario Dell’Orco, la bretella Sassuolo-Campogalliano era stata confermata.  Ora, dopo tre mesi, arriva uno stop assurdo e ingiustificato al progetto esecutivo pronto, quando i cantieri stanno per partire”.

“E’ un nuovo tentativo di bloccare lo sviluppo di una delle regioni che stanno trainando l’economia nazionale – proseguono – e proprio in un momento estremamente critico con il Paese in recessione. Non è pensabile bloccare risorse finanziarie da 1,3 miliardi di euro, dire di no a lavoro e crescita, senza alcun motivo”.

Il progetto

La nuova bretella autostradale Sassuolo-Campogalliano – 15 chilometri con 2 gallerie artificiali, 8 viadotti e 5 svincoli – prevede un investimento complessivo di 506 milioni di euro, di cui 215 di contributo pubblico, e permette di riqualificare la rete di collegamenti a servizio del Polo produttivo del distretto della ceramica. Inoltre, alleggerisce la viabilità ordinaria delle zone collegate, spostando il traffico dei veicoli pesanti dalle strade all’autostrada. Sarà poi determinante per attivare collegamenti più efficienti con i centri logistici dell’area e tra la direttrice autostradale del Brennero, il distretto produttivo ceramico, l’area della via Emilia e lo scalo merci di Marzaglia.

Sono previsti inoltre interventi di adeguamento e potenziamento delle direttrici viarie confinanti. Con la realizzazione della Bretella verranno infatti portati a termine anche i due assi secondari: il collegamento con la tangenziale di Modena, lungo circa 3,5 chilometri e con 2 viadotti, 2 sottopassi ferroviari e 2 svincoli, e il raccordo alla tangenziale di Rubiera, 1,4 chilometri di lunghezza, comprensivo di 1 viadotto, 1 sottopasso ferroviario e un ponte sul torrente Tresinaro. È inoltre prevista la variante alla SS 9 via Emilia in corrispondenza dell’abitato di Rubiera (6,5 chilometri).