La prima delle sette sfere che decorano la sommità della facciata della chiesa del Voto, in via Emilia centro, è stata riposizionata al suo posto nella tarda mattinata di giovedì 28 febbraio. Il cantiere riprenderà lunedì 4 marzo e i lavori per l’installazione delle altre sei sfere si concluderanno in alcuni giorni.

I tecnici hanno posizionato in prima battuta tutti i nuovi capitelli in pietra che servono come basamento per le sfere che invece sono quelle originali, restaurate e ripulite. Risolte alcune complicazioni sorte in corso d’opera e impossibili da prevedere, hanno quindi imbragato e sollevato con la gru una delle sei sfere “piccole”, realizzate in pietra di Vicenza e del peso di circa 600 chili (la più grande, quella centrale, ne pesa 800), per poi calarla con precisione sulla barra precompressa, lunga circa quattro metri, che la ancora in profondità alla muratura della chiesa mediante travi di contrasto. La sfera è stata quindi fissata in modo definitivo con un lavoro che, nel complesso, ha richiesto circa tre ore. Terminata l’installazione di tutte le sfere, su quella centrale tornerà anche la grande croce rimossa già nel 2009 a causa del distacco di un puntale. Non sarà però la croce originale in bronzo, che sarà conservata all’interno della chiesa come testimonianza storica, ma una nuova, sempre in bronzo, di identica forma e patinatura.

Dopo la caduta, a causa del sisma, della sfera centrale, che non aveva riportato danni significativi, erano state rimosse in via cautelativa anche le altre sei che decoravano la parte alta della facciata della chiesa mentre per quelle più basse era stato eseguito un ancoraggio provvisorio con cavi di acciaio.

L’intervento di restauro e ripristino della chiesa, una delle otto di proprietà del Comune, costruita tra il 1630 e il 1640 come adempimento del voto fatto dai modenesi alla Madonna della Ghiara affinché cessasse la peste, ha un valore complessivo di 717 mila euro, finanziato con le risorse messe a disposizione della Regione per gli interventi post sisma. I lavori, già eseguiti per oltre il 50 per cento e la cui conclusione è prevista entro l’estate, riguardano la messa in sicurezza e il rafforzamento delle strutture dell’edificio, i danni causati dal terremoto hanno, infatti, ridotto fortemente la capacità di resistenza alle azioni sismiche di porzioni significative della chiesa.