Nell’area della comunità terapeutica del Ceis per tossicodipendenti, in stradello Poli a Modena, verrà realizzato un convitto con tre moduli abitativi, mentre nella parrocchia di San Faustino in via Giardini si riqualificano i locali storicamente sede del bar interno del circolo Acli e cambia la destinazione d’uso per realizzare un pubblico esercizio di somministrazione e bevande aperto al pubblico.

I due provvedimenti urbanistici, due permessi di costruire in deroga, sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 28 marzo su proposta dell’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli.

Per la comunità La Torre del Ceis, attiva a Modena dagli anni Ottanta e fortemente integrata con i servizi socio-sanitari del territorio, si tratta della costruzione di un edificio con una superficie utile di 235 metri quadri per realizzare tre moduli abitativi destinati a gruppi di quattro utenti che avranno la possibilità di una maggiore autonomia nell’ambito della comunità, pur con il supporto degli operatori che lavorano nella struttura principale. L’esperienza del convitto, infatti, rientra nel percorso di reintegrazione sociale dei tossicodipendenti sviluppato in collaborazione con l’Azienda sanitaria locale e i Servizi sociali del Comune.

La deroga per l’edificio, che è stato progettato per un consumo energetico quasi pari a zero, riguarda la densità edilizia.

A San Faustino, invece, la deroga riguarda il cambio di destinazione d’uso dei locali che hanno una superficie utile di 84 metri quadri. Il progetto prevede la riqualificazione dell’unità immobiliare, senza aumento di superficie, e dell’area esterna al bar, con eliminazione delle barriere architettoniche e interventi sui percorsi pedonali del sagrato della chiesa. Oltre ai contributi di costruzione, è previsto il pagamento da parte della Parrocchia di un contributo straordinario di oltre 15 mila euro.

Il progetto prevede anche l’adeguamento igienico-sanitario e l’efficientamento energetico della struttura, con la sostituzione degli attuali serramenti e l’installazione di una caldaia a condensazione di classe A.