A partire dal 5 aprile 2019, data di apertura della mostra “Concrezioni dal nuovo millennio” di Niccolò Morgan Gandolfi il nuovo mtn – museo temporaneo navile lancia una grande sfida: negli spazi museali di Trilogia Navile, in Bolognina, inaugura infatti un progetto speciale chiamato project room | territori.

«Si tratta di un’operazione unica, resa possibile dall’entusiasmo e dalla generosità di coloro che ne saranno protagonisti e che hanno compreso subito la bontà dell’operazione artistica, volta a costruire un museo realmente democratico e con un’identità ben precisa – spiega Marcello Tedesco, ideatore insieme a Silla Guerrini del progetto mtn e residente da sempre nel quartiere Navile – facendo interagire le differenze, proprio come dovrebbe accadere nel quartiere. Infatti, l’identità sia di un singolo che di un gruppo si definisce in rapporto ad un’alterità.

All’interno di questo spazio verranno invitati un numero variabile di artisti a presentare una singola opera ciascuno che sintetizzi il proprio territorio estetico. Ogni opera vivrà in maniera ritmica affianco alle altre nella differenza, in alcuni casi nel contrasto, ma sempre in una sorta di equilibrio».

La molteplicità degli universi estetici di ogni artista sarà sottolineata anche dalla pluralità dei linguaggi artistici presenti in mostra, che andranno dalla pittura alla fotografia, dalla scultura al disegno fino all’incisione. La project room si configurerà come una costellazione sfaccettata e multiforme di territori linguistici e formali in dinamico equilibrio.

«Questa esperienza crediamo possa favorire nel corpo sociale un atteggiamento più maturo e creativo nel vivere le differenze che una società complessa e multi etnica come la nostra porta con sé, affrontando positivamente le diversità e i contrasti, spesso fomentati dal crescente affermarsi di un pensiero unidirezionale e anacronistico – prosegue Tedesco – Inoltre per definire sempre meglio l’identità di mtn come primo museo di quartiere in Italia, le opere verranno esposte nella project room per un mese, in seguito potranno essere richieste in prestito dagli abitanti della Trilogia Navile per altri trenta giorni. Le abitazioni private che ospiteranno le opere verranno considerate altre sale del museo. Questo è un primo passo verso la creazione di un museo dislocato, democratico e aperto ai cittadini, un organismo vivo inserito armonicamente nella vita del quartiere e della città».

Promuovere progetti artistici e culturali capaci di raggiungere un ampio pubblico, favorire una maggiore consapevolezza sui temi del contemporaneo, permettere che l’arte sia sempre di più un’esperienza di tutti e non solo di un ristretta élite, creare una rete di persone qualificate e determinate per condividere finalità e progetti, sono gli obbiettivi che mtn intende realizzare nel corso delle sue attività.

«Trilogia Navile, iniziativa immobiliare realizzata dalla Valdadige Sistemi Urbani,  ospita il primo museo di quartiere in Italia e da oggi anche una sala espositiva unica, architettonicamente predisposta alla comunicazione visto che è aperta e trasparente, visibile e stimolante – spiegano Eva Bonetti e Claudio Vicari a nome della Valdadige – L’idea di portare l’arte in questo luogo ci è parsa fin da subito un grande regalo per i residenti e il fatto di poter contare su un museo e degli artisti tanto generosi da prestare le loro opere d’arte sarà un’esperienza esclusiva e davvero all’avanguardia, in linea con la qualità dell’iniziativa immobiliare».

Artisti: Antonella Aprile, Daniele D’Acquisto, Lorenzo Di Lucido, Luigi Massari, Samuele Menin, Matteo Messori, Fabrizio Perghem, Giulio Saverio Rossi, Namsal Siedlecki, Marcello Tedesco, Attilio Tono, Marco Useli, Jacopo Valentini, Peng Xuejian.

Il progetto, ideato da Marcello Tedesco e Silla Guerrini è sostenuto da Valdadige Sistemi Urbani, è patrocinato dal Comune di Bologna in collaborazione con il Quartiere Navile ed è dedicato alla figura di Palma Bucarelli.