«E’ una morte, purtroppo, annunciata quella di Mario Marino Ferrara, rider vittima di un incidente mentre stava compiendo il suo lavoro. Alla sua famiglia, la Uil Emilia Romagna esprime cordoglio e vicinanza.

E’ inaccettabile che, ancora nel 2019, ci siano morti sul lavoro. Non si può e non si deve più morire di lavoro. Non vogliamo entrare nel merito della dinamica dell’incidente, le autorità preposte faranno il loro lavoro. Ma quanto accaduto impone una riflessione. A tutti. A cominciare da chi, al Governo, non ha mosso un dito per la tutela di questi lavoratori

I riders sono le prime vittime di un mercato del lavoro selvaggio governato dall’assoluta mancanza di regole e di tutele. Dove i lavoratori operano in condizioni che vanno ben oltre la legalità: sfruttati fino all’osso, sottopagati, senza contratto e meno che mai con i contributi versati. Lavoratori la cui dignità è calpestata senza ritegno.  Non si può e non si deve morire per consegnare una pizza!

Alla luce di ciò che è accaduto, è quanto mai opportuno che il Comune ci convochi quanto prima per riaprire una discussione sulla Carta dei diritti al fine di potenziarne alcuni aspetti».