Il 13 maggio scorso è stato approvato all’unanimità il bilancio consuntivo della Fondazione CR Carpi, che ha dato conto dell’attività svolta dal nuovo Consiglio di Amministrazione, insediato nel giugno 2018.

 

L’ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

Le risorse messe in campo nell’esercizio trascorso hanno consentito di realizzare 103 interventi a sostegno del territorio, per un ammontare complessivo di oltre 4 milioni di euro a favore della comunità locale.

L’esercizio 2018 è stato caratterizzato dall’avvicendamento degli organi dell’ente, iniziato con la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione cui è seguito il graduale rinnovo dell’organo di Indirizzo. La nuova governance ha operato con l’obiettivo di garantire l’attività già programmata dal DPP 2017-2019 e al contempo definire nuove strategie per indirizzare le risorse disponibili a una maggiore efficienza, privilegiando i progetti con prospettive di sostenibilità economica, innovazione e con una chiara progettualità, oltre ad allineare le erogazioni a una ripartizione temporale più aderente allo stato di avanzamento reale dei lavori, per i progetti che si concretizzano su più annualità, modalità che ha consentito di non lasciare inattive risorse ma di poterle destinare agli investimenti.

L’ambito prioritario d’intervento è risultato essere la macroarea Arte, cultura e ambiente, che ha fatto registrare un aumento sia delle erogazioni, attestate a 1.591.768 euro, che del numero dei progetti finanziati. Il principale progetto sostenuto è stato il ripristino del Torrione degli spagnoli (che beneficia di un contributo complessivo di 2,5 milioni, 550.000 euro a valere sul 2018) al quale si sono aggiunti la rigenerazione urbana del centro storico di Soliera (600.000 euro complessivi, 150.000 dei quali sul 2018) e il restauro degli apparati decorativi della chiesa del SS. Crocifisso (80.000 euro), danneggiati dal sisma del maggio 2012. Sul fronte degli eventi culturali, sono stati confermati gli importanti contributi per le manifestazioni di ampia ricaduta quali il Festivalfilosofia (100.000 euro), la Festa del Racconto (80.000 euro), l’attività culturale sviluppata nei comuni di Novi e Soliera, rispettivamente attraverso la Pro loco A. Boccaletti e la Fondazione Campori.

A seguito della conclusione di alcuni importanti impegni pluriennali come il miglioramento sismico dell’istituto scolastico Sassi di Soliera, la realizzazione del Centro di simulazione medica avanzata presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e il nuovo centro di ospitalità per giovani e famiglie nella frazione di Sant’Antonio in Mercadello, la macroarea Istruzione, ricerca scientifica e sviluppo locale è passata a essere il secondo ambito di operatività dell’ente, con 1.313.324 euro destinati a realizzare 25 interventi. Le risorse sono state assegnate a iniziative che hanno spaziato dal sostegno all’attività scolastica e agli studenti (460.000 euro), fino alla promozione dello sviluppo locale attraverso il progetto CarpiFashionSystem (400.000 euro), oltre all’adesione al fondo nazionale per il contrasto alle povertà educative coordinato da ACRI (393.324 euro).

Si è mantenuto stabile infine il sostegno alla macroarea Salute pubblica e attività di rilevanza sociale, che ha raccolto 1.160.815,01 euro, principalmente finalizzati all’acquisizione di apparecchiature sanitarie nell’ambito di progetti interdisciplinari presso l’Ospedale Ramazzini, e a finanziare le tante attività della Fondazione Casa del Volontariato e le richieste arrivate tramite il bando Attività sociali, che ha coinvolto numerose associazioni del territorio.

 

STRUTTURE A SERVIZIO DEL TERRITORIO

Oltre all’attività di sostegno condotta attraverso l’assegnazione di contributi a soggetti terzi e tramite progetti direttamente promossi dalla Fondazione, significative risorse patrimoniali nel tempo sono state dedicate per realizzare strutture stabilmente a disposizione della collettività, come la sala polivalente Auditorium San Rocco, lo spazio espositivo La Saletta, la sede di numerose associazioni di volontariato Casa del Volontariato, la struttura polivalente Habitat di Soliera e il polo artistico culturale PAC di Novi di Modena. È inoltre attualmente attivo un gruppo di lavoro con il compito di promuovere una riflessione circa la futura valorizzazione del grande parco di proprietà dell’ente in località Santa Croce, attraverso l’elaborazione di una proposta di sviluppo e fruizione pubblica dell’area.

 

L’ATTIVITÀ PATRIMONIALE

L’intera attività istituzionale 2018 è rientrata in un quadro di sostenibilità delle erogazioni e di tutela del patrimonio dell’ente, a seguito dall’attenta analisi degli obiettivi di redditività attesa, nell’attuale scenario dei mercati finanziari, in relazione agli obblighi assunti con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per la ricostituzione delle riserve patrimoniali relative ai doverosi interventi di svalutazione nel Banco BPM Spa (Ex Banco Popolare Scarl) e nel Fondo Atlante. Obblighi che prevedono complessivamente l’accantonamento di una quota non inferiore al 25% dell’avanzo di esercizio, con conseguente impatto sulle possibilità erogative della Fondazione. Di segno positivo è stato l’avvio della procedura per il riconoscimento del credito di imposta del 65% delle erogazioni effettuate per interventi di welfare di comunità nel triennio 2018/2020 (dall’art.1 comma 201 legge n. 205/2017), previsto dal decreto attuativo del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Pur nel difficile contesto economico di mercati azionari che hanno subito la più forte perdita di capitalizzazione dall’inizio della crisi finanziaria, la Fondazione ha sviluppato una costante attività di gestione del portafoglio finanziario, condotta anche attraverso l’impegno dell’apposito Comitato Finanza, con l’obiettivo di cogliere le opportunità di investimento generate dalla volatilità registrata in particolare sui mercati obbligazionari e azionari, riducendo progressivamente l’esposizione sulle posizioni con andamento negativo, prevalentemente nel comparto fondi. Le scelte adottate, pur generando una inevitabile compressione dell’avanzo relativo all’esercizio 2018, che si quantifica in 1.667.607 euro, hanno consentito di creare le basi per un successivo riposizionamento del portafoglio e la definizione di nuove strategie di investimento, che sono state progressivamente implementate nei primi mesi del 2019.

A fine esercizio, l’attivo della Fondazione ammonta a 295.130.983 euro e il patrimonio netto si attesta a 278.073.999 euro.

I fondi a disposizione per la futura attività di erogazione della Fondazione si quantificano complessivamente in 6.689.625 euro e, di questi, 3.908.628 sono stati destinati alla stabilizzazione delle erogazioni future.

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(foto in allegato: da sx l’assessore all’istruzione di Novi di Modena, Elisa Montanari; il rettore dell’Università di Modena e Reggio Emila, Angelo Oreste Andrisano; il presidente della Fondazione CR Carpi, Corrado Faglioni; il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli; il direttore del distretto sanitario, Stefania Ascari)