Residente nel bolognese, a Sasso Marconi, a lungo docente di Chimica biologica all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dove era molto conosciuto nell’ambiente della Facoltà di Medicina e Chirurgia e, in generale, in quello accademico, Arnaldo Corti è deceduto la mattina del 26 giugno all’età di 80 anni presso l’Ospedale Maggiore di Bologna, dove si trovava ricoverato dalla sera del 25 giugno.

La salma del prof. Arnaldo Corti sarà visitabile alla camera mortuaria dell’Ospedale Maggiore a Bologna nella giornata di venerdì 28 giugno dalle ore 7.30 alle 9.00. Il funerale si terrà lo stesso giorno alle 9.30 presso la Parrocchia dei Santi Donnino e Sebastiano in via Moglio 20 a Borgonuovo di Sasso Marconi (Bologna).

Appresa la notizia il Magnifico Rettore prof. Angelo O. Andrisano ha trasmesso alla moglie ed ai figli le espressioni di cordoglio dell’Ateneo.

“Ricordo il professore Arnaldo Corti – ha affermato il prof. Domenico D’Arca di Unimore, suo allievo –  con commozione e gratitudine negli anni che ho trascorso nel suo laboratorio come studente prima e in seguito come dottorando. In lui ho riconosciuto un maestro sempre attento e interessato a stimolare la mia curiosità e saggiare la mia capacità di studio”.

Arnaldo Corti

Comincia la sua carriera accademica presso l’Università di Bologna. Svolge attività di ricerca sulle Poliammine presso il laboratorio diretto dal prof. Guy Williams-Ashman del Ben May Department for Cancer Research – University of Chicago (USA) negli anni ‘70. Questa collaborazione con l’istituto statunitense, proseguita anche oltre gli anni del suo soggiorno, e col quale ha continuato ad intrattenere intense collaborazioni, ha permesso l’inserimento di diversi suoi allievi nel mondo della ricerca. Viene nominato Professore Straordinario di Chimica Biologica, il 1 novembre 1980 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e l’11 febbraio del 1984 viene nominato Professore Ordinario. Gli argomenti della sua attività di ricerca hanno riguardato in particolare il ruolo delle Poliammnine nello sviluppo e progressione del tumore della prostata, approfondendo aspetti di biologia molecolare. Gli interessi negli ultimi anni di carriera, poi, si erano indirizzati verso lo sviluppo di farmaci in grado di limitare la crescita tumorale. Per diversi anni ha ricoperto il ruolo di Direttore della scuola di specializzazione in Biochimica Clinica presso la Facoltà di Medicina di Unimore. Collocato a riposo il 1 novembre 2010. Lascia numerosi allievi che lo ricordano con affetto e gratitudine.