Martedì 2 luglio 2019 alle 20,45, presso la sede dello Sporting Club di Sassuolo, (Modena), in via Vandelli 25 a San Michele dei Mucchietti, la casa editrice “Asterione” presenta “L’ombelico del mondo. Viaggio sentimentale intorno alla città della Potta” scritto da Roberto Barbolini per la collana Aemiliana.

L’autore ne discute con Simone Ghiaroni, docente di discipline etno-antropologiche presso diversi atenei italiani.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Biasin, intitolata all’accademico e critico letterario Gian Paolo Biasin, da anni impegnata nella valorizzazione della letteratura e della poesia di qualità, nel recupero di testi inediti, dimenticati o poco noti di autori italiani, con una preferenza per gli scrittori e i poeti emiliano-romagnoli.

Il libro

Esiste oppure no il provincialismo? E la “modenesità” è una categoria topografica, psicografica o dello spirito? Scrivere di luoghi, persone e memorie, pescate dall’autore come un orso a caccia di salmoni, appostato cioè in quel preciso punto geografico dove risalgono la corrente e non altrove, in questo caso un ombelico, è da considerarsi una diminuti o solo perché la vanvera fa rima con Modena?

Solo perché la città della Potta è a un tempo centrica ed eccentrica, prima astronave e poi pianeta attorno al quale si fa strada l’orbita del ragionamento?

Come disse Pier Paolo Pasolini “in provincia di Modena un uomo colto è con un piede nella melma piccolo borghese e con l’altro nei regni della morte”. Questa la risposta del letterato.

La risposta del lettore è affidata ai sentimenti che affiorano a tratti, una pagina via l’altra, insieme a dotte esegesi, battute sagaci, squisite leccornie, argute speculazioni, brillanti frequentazioni, personaggi e fantasmi che, come quello dell’opera, proprio non possono fare a meno di fare la loro comparsa.

Forse, a sua insaputa, questo libro è anche un testo teatrale, dove un coro greco di vivi, morti, vampiri e gufi impagliati dice la sua. Con tutte quelle soubrettes che ancora entrano ed escono dall’Hotel Canalgrande sembra di andare a braccetto col passato, sotto un portico dove si possono incontrare Antonio Delfini, Ciro Menotti e il Marchese De Sade, e, seduto in quel caffè, sornione e bizzarro, Mario Molinari.

Forse, a modo suo, è anche un rimedio, uno di quegli impiastri che i farmacisti facevano mettere ai malati per curare malanni veri e immaginari, come la pazzia geminiana, una patologia effettivamente impossibile da classificare, ma decisamente irresistibile, e per gli abitanti di questa parte di mondo, ineludibile.

Stay Foolish, diceva Steve Jobs. Avesse conosciuto da vicino la pazza folla della Ghirlandina, non avrebbe perso tempo a raccomandarsi.

È il teatro di autoscontri storici, è l’asse viario di una topografia psicogeografica, è teoria e pratica dello gnocco e del tortello fritto, di rendez-vous “con le gambe sotto il tavolo”, è profumo di palude e di luoghi lacustri. É nebbia, se vogliamo, e insieme magone, perché “Modena com’era è anche Modena come continua ad essere” scrive Barbolini, ed è invisibile, anche se c’è.

È un caleidoscopio dotto e a un tempo un po’ lisergico, questo libro, che scruta scrittori, disserta di scritture, e che, con la precisione di un monaco, disegna miniature.

Un modo per scoprire che un fiume divide l’orizzonte modenese in Medioevo e Illuminismo, e che la città non è distesa ma raccolta intorno a una via Emilia che, appena fuori le mura, somiglia a “un vecchio pitone in agonia”.

Che altro c’è? La celeberrima erre di Francesco Guccini, l’humus inconfondibile delle storie di Giuseppe Pederiali, vivificato da spade, sortilegi, fionde e palle di neve, i misteriosi, nonché gaudenti, acquerelli di Giuliano Della Casa, l’interesse per il corpo che si fa letteratura, ricordando, anche accademicamente, Gian Paolo Biasin.

C’è il Delta Del Po, Palazzo Ducale, e FUOCOfuochino, la casa editrice più piccola del mondo, ci sono preziose lezioni su come una storia diventi un intreccio, e, siccome siamo tra la via Emilia e il West, non mancano neppure i cow boy.

Pesci veri e immaginari, Swingin London e Swingin Modena, capelloni e aristocratici, anime e sagome, Bonvi, Edmondo Berselli e una pioggia di batraci.

Non manca il sesso, con un cameo dedicato alla Gina della Spider Rossa e il racconto di come nacque l’antologia della poesia erotica italiana, scritta da Barbolini a quattro mani con Guido Almansi per Longanesi.

C’è l’umanizzazione degli animali, a partire dal cane di Giorgio Giusti, che per l’appunto, si chiamava Uomo, e la mutazione fantastica dei personaggi, nel loro essere drago, vampiro o foionco secondo paragrafo.

C’è la realtà con tutto il suo contraltare, se è vero, come è vero, che “il miglior pesce è un porco”.

È un carnevale, questo libro, così pavironico, mascherato e festoso. Ed è un funerale questo libro, così nostalgico, struggente e mesto.

Dirli tutti, uno per uno, attori e comparse di questa commedia, è impossibile. Ma all’appello, anche se non sembra, qui rispondono anche gli assenti.

Barbolini lo dice col barbiere degli dei, altra voce di questo coro, “nel nostro mestiere è tutta una questione di sfumature”.

Il volume, pp. 377, ISBN 9788894365139, è in vendita online al prezzo di copertina di € 16.00 sul sito di riferimento, all’indirizzo www.asterionelegge.it

 

Biografia

Roberto Barbolini (Formigine, 1951) è narratore e saggista. Si è occupato di teatro, di letteratura fantastica e di poesia erotica. Al poliziesco ha dedicato numerosi saggi tra cui “Stephen King contro il Gruppo 63” (1999), finalista al premio Viareggio, e la prefazione ai romanzi e racconti di Dashiell Hammett (2003) per i Meridiani Mondadori. Premio Dessì con i racconti de “La strada fantasma” (1991), tra i suoi romanzi ricordiamo “Il Punteggio di Vienna (1995), “Piccola città bastardo posto” (1998), “Ricette di famiglia” (2011) e “L’uovo di colombo” (2014). Per La Nave di Teseo nel 2017 ha pubblicato “Vampiri conosciuti di persona”.

Asterione

La casa editrice

Asterione, casa editrice che prende il nome dal Minotauro del labirinto cretese, pubblica autori della sua terra (collana Aemiliana) ed eccentrici foresti (collana Ouroboros).

Catalogo autori www.asterionelegge.it

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MARTEDÌ  2 LUGLIO ORE 20,45

Sporting Club di Sassuolo, (Modena), in via Vandelli 25, San Michele dei Mucchietti

In collaborazione con Associazione Culturale Biasin, ROBERTO BARBOLINI presenta “L’OMBELICO DEL MONDO. Viaggio sentimentale intorno alla città della Potta”  insieme a Simone Ghiaroni

pp. 377 – ISBN 9788894365139 (ASTERIONE EDITORE)