Si è conclusa domenica 7 luglio, nella cornice della Rocca di Sestola, la due giorni dedicata alle problematiche del territorio dell’Alto Appennino e alle possibili soluzioni per favorire uno sviluppo sostenibile del territorio stesso, promossa da UNCEM, Uni BO e dalla Regione Emilia-Romagna.

Dopo la giornata di Sabato 6 che ha visto succedersi gli interventi di alcuni tra i più qualificati ed importanti scienziati di livello nazionale ed internazionale ed è stata conclusa dall’intervento dell’Assessore alla Agricoltura della regione Emilia-Romagna Simona Caselli, la giornata di Domenica è stata dedicata prevalentemente ai contributi dei rappresentanti del mondo economico ed imprenditoriale.

Il quadro che ne è emerso è che, nonostante la Montagna, nel suo complesso, produca circa il 10% del pil italiano manca ancora una politica nazionale che affronti le problematiche di questi territori in maniera organica. Esistono realtà in grado di supportare con know how ed expertise le start up che dovessero essere create così come Istituti di Credito come la Bper banca già oggi sostengono realtà presenti sul mercato.
La necessità di evitare lo spopolamento del territorio è emersa in molti degli interventi, così come, per l’Appennino Emiliano-Romagnolo, è stata evidenziata la necessità di superare la stagionalità del turismo per favorire una presenza costante di ospiti diversificando l’offerta perché, nonostante esistano eccellenze imprenditoriali legate a settori diversi, è sul turismo sostenibile che il territorio montano deve puntare.

Le conclusioni del Presidente della Regione Stefano Bonaccini hanno enfatizzato quest’ultimo concetto elencando gli interventi, anche economici, della Regione e sottolineando come questi vogliano favorire un Turismo rivolto in particolare al settore sportivo. Bonaccini ha sollecitato le Comunità locali a fare squadra lavorando su obiettivi comuni in modo da poterli raggiungere più facilmente.