Un nuovo hub manutentivo per il rimessaggio dei famosi Settebello, Arlecchino, ETR 230, 450 ed Ale 601, gli antesignani dei treni alta velocità. La Fondazione FS ha individuato in un settore dell’ex OGR di Bologna gli spazi idonei per realizzare un impianto dedicato alla manutenzione degli stupendi elettrotreni del periodo 1930-’70 inseriti nel parco rotabili storici, destinati al nuovo segmento charter operato dalla Fondazione FS.

Dal prossimo 1 settembre inizieranno i lavori per il recupero di un’area pari a circa 10mila metri quadrati tra superficie coperta e scoperta. Gli interventi si concentreranno principalmente sull’adeguamento delle misure di sicurezza, la realizzazione di un muro perimetrale, dei portoni di accesso e l’installazione di un efficiente sistema di videosorveglianza.

Inoltre, saranno effettuati lavori di revisione dell’armamento ferroviario e realizzata una nuova linea aerea di alimentazione per elettrificare anche il secondo binario interno al capannone.

Infine, una parte degli edifici sarà destinata a spazio espositivo, uffici e locali tecnici. L’investimento complessivo per i lavori sarà di circa 1,5milioni di euro. Così ristrutturato il Deposito Officina Rotabili Storici di Bologna darà lavoro a oltre 50 persone tra indotto e risorse interne.

Le Officine Grandi Riparazioni di Bologna, fortemente radicate nel tessuto produttivo della città, hanno rappresentato una delle più importanti realtà industriali nel capoluogo emiliano. Distrutte durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruite alla fine del conflitto, offrirono un grande contributo alla modernizzazione del trasporto ferroviario nell’Italia del boom economico. E’ qui che si effettuava la manutenzione dei primi treni ad alta velocità che accorciarono le distanze tra le grandi città del Paese.

“Con lo sviluppo del nuovo segmento dedicato ai treni storici veloci, precursori degli odierni treni AV – dichiara il Direttore Generale della Fondazione FS Luigi Cantamessa – è necessario realizzare un nuovo presidio manutentivo dedicato alla flotta degli ETR, sito che si aggiunge agli altri già operativi di Milano, La Spezia Migliarina e Pistoia. Abbiamo scelto Bologna perché il vasto impianto, di recente dismissione, ben si adatta ad ospitare gli elettrotreni che hanno fatto la storia delle Ferrovie dello Stato. La nostra intenzione è di creare un luogo dedicato alla manutenzione ma  anche  uno spazio vivo e fruibile, dove sarà possibile allestire mostre ed organizzare eventi culturali di ampio respiro, utilizzando come quinta i meravigliosi elettrotreni del passato: il Settebello, l’Arlecchino,  il Pendolino… Terminati i lavori – che si protrarranno per un biennio – inaugureremo il quarto hub manutentivo della Fondazione FS e restituiremo una area produttiva che tornerà ad essere viva nel cuore della città”.