Il Consiglio di ieri sera ha riservato qualche sorpresa, tra lo striscione per Giulio Regeni eliminato dal Municipio perché “non neutrale” e il patrocinio negato alle iniziative antifasciste perché “di parte politica” (dobbiamo quindi supporre che per qualcuno l’antifascismo non sia un valore?), l’amministrazione Menani ha fatto votare la rinuncia alla sede unica degli uffici comunali. La proposta avanzata dalla precedente amministrazione prevedeva lo spostamento degli uffici comunali in viale Alessandrini (ad eccezione della sede di via fenuzzi 5). Operazione praticamente a costo zero per il Comune: l’investimento iniziale si sarebbe ripagato infatti in parte con le alienazioni, in parte (quella dei mutui) con i risparmi sugli affitti, e sulla spesa energetica.

Scelta che avrebbe consentito un efficientamento dei servizi al cittadino, che avrebbe potuto trovare in una sola sede anagrafe, uffici tecnici, ufficio tributi, centro per l’impiego, servizi scolastici, servizi sociali e culturali, servizio sport, etc (questione che è evidentemente sfuggita anche ai consiglieri di maggioranza) e una razionalizzazione degli spazi importante per la nostra città. La scelta di investire su uno stabile vuoto e in via di degrado, che sarebbe stato riqualificato, in centro, raggiungibile a piedi e dotato di grande parcheggio (in posizione strategica), avrebbe anche contribuito a rivitalizzare Via Cavallotti portando più cittadini in centro.

Dal punto di vista economico un investimento che sarebbe stato ripagato nel medio termine e che ci avrebbe impedito di continuare a pagare l’affitto nella sede dei Quadrati e nella sede del Centro per l’impiego, che ci avrebbe consentito di fare un investimento per più di metà del valore in permuta di beni immobili di difficile utilizzo attualmente, che avrebbe liberato gli stabili in Via Rocca, i quali sarebbero potuti diventare la Casa delle Associazioni.
Infatti sia il ragioniere capo che il direttore del patrimonio Dott. Faso, in una relazione di febbraio 2019, l’avevano studiata come un’operazione economicamente vantaggiosa nel medio periodo.

Quindi cosa è cambiato rispetto alla valutazione tecnica di questi due Dirigenti?
La prima occasione persa quindi, soprattutto perché priva di alternative, una rinuncia senza altre opzioni. Abbiamo deciso come Partito Democratico di votare contro a questa scelta che ci appare miope, e poco lungimirante. Sproneremo la Giunta nei prossimi mesi affinché venga portata in Consiglio con ipotesi per la razionalizzazione degli spazi perché questa è una necessità del futuro prossimo della nostra città.

GRUPPO CONSIGLIARE PD SASSUOLO