Dopo una lite l’ha raggiunto alle spalle, preso per il collo poi, usando un coltello con lama da 13 cm, ha cercato di colpirlo: dapprima al fianco quindi alla nuca e alla gola, colpi parati dalla vittima con le braccia. Almeno cinque fendenti diretti a parti vitali del corpo della vittima che fortunatamente, grazie alla sua reazione, non sono andate a buon fine. Atti, secondo le risultanze investigative dei carabinieri della stazione di Fabbrico, diretti in modo non equivoco a cagionare la morte dell’aggredito, ma inefficaci per la difesa posta dalla vittima che ha anteposto le braccia ai fendenti, riuscendo poi a divincolarsi e a fuggire dalla presa del suo aggressore.

Per questi motivi, con l’accusa di tentato omicidio, i carabinieri di Fabbrico hanno tratto in arresto un cittadino marocchino 49enne residente in paese, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della Procura reggiana concorde con gli esiti investigativi dei militari che hanno condotto le indagini. Alla base dell’efferato episodio di sangue, i pessimi rapporti di vicinato che da tempo intercorrevano tra il 49enne e una sua vicina che si sono estesi al fratello di quest’ultima oggetto di insulti e minacce ogni volta che andava a trovare la sorella. L’ultimo episodio alla base dell’arresto la fine dello scorso mese di giungo nei pressi del condominio di Fabbrico dove la vittima, un 34enne residente pure lui in paese, si era recato per controllare la presenza di eventuale posta visto che la sorella si trovava all’estero. Alla vista del fratello della vicina il 49enne senza alcun motivo è sceso in strada aggredendo l’uomo, colpito a pugni sino all’arrivo di un passante che divideva i due. Per nulla persuaso il 49enne saliva a casa ed armatosi di un coltello con lama da 13 cm raggiungeva nuovamente il fratello della vicina, che nel frattempo stava tornando a casa, aggredendolo con l’arma. Le risultanze investigative concordate dalla Procura reggiana hanno visto l’emissione della misura cautelare in carcere per tentato omicidio a carico del marocchino che ieri veniva condotto in caserma e arrestato.