A Montese partono il 19 agosto i lavori della Provincia di manutenzione straordinaria del ponte sul rio Saburano, lungo la strada provinciale 27.

L’intervento, che ha un costo di 600 mila euro, prevede il ripristino dei calcestruzzi e delle armature di tutti gli archi, che saranno rinforzati con nuovi getti e fibre di carbonio, e dei pilastri e traversi della struttura del ponte, oltre al rifacimento dei guard rail; sarà adeguata, inoltre, la sede stradale nelle rampe di accesso per garantire una maggiore sicurezza.

I lavori prevedono una prima fase di accantieramento, allestimento dei ponteggi e lavorazioni preliminari che dureranno circa due settimane con circolazione a senso unico e limite di velocità a 30 chilometri orari.

Dal 2 settembre, invece, per consentire i lavori sulle strutture, sarà necessario chiudere la strada per 45 giorni fino al 14 ottobre; poi i lavori proseguiranno fino a marzo 2020 con ponte aperto e traffico di nuovo a senso unico.

Sul posto saranno indicati tutti i percorsi alternativi e le deviazioni di itinerario lungo la viabilità comunale e provinciale.

Per illustrare le caratteristiche dell’intervento è in programma mercoledì 21 agosto un incontro pubblico a Montese, alle ore 18 alla sala polivalente Don Dallari (l’ex cinema) in via Cuoghi 75; intervengono Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, e Alessandro Manni, direttore dell’Area lavori pubblici della Provincia.

Come sottolinea Tomei, «siamo consapevoli dei disagi per i cittadini, ma non c’erano alternative. Sul ponte di Saburano era ormai non più rinviabile un intervento di manutenzione e appena abbiamo avuto le risorse dal ministero abbiamo programmato i lavori. Con questo intervento avremo un ponte più sicuro sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista della sicurezza stradale, con guard rail adeguati e una sede stradale completamente rifatta anche nella segnaletica».

I lavori sul ponte saranno l’occasione anche per effettuare un intervento di risanamento e pulizia del rio sottostante e delle scarpate dove negli anni si sono accumulati materiali inerti, sfalci e piccole quantità di rifiuti scaricati abusivamente.

Realizzato nell’immediato secondo dopoguerra su un vecchio ponte degli anni 20, il ponte presenta un arco in calcestruzzo di 40 metri di luce che sovrasta una gola, dove scorre il rio Saburano, particolarmente profonda (il dislivello dal ponte al fosso è di oltre 18 metri); la sede stradale è larga sei metri.