Dopo la Conferenza dei Servizi del 6 settembre scorso l’Amministrazione Comunale di San Cesario ha portato a casa un importante risultato: l’inizio dello svuotamento da parte di una multinazionale del sito di via Verdi e di non meno di 2000 tonnellate al mese. Una trattativa lunga ma fruttuosa che ha dimostrato come il lavoro dell’Amministrazione sia stato fondamentale per arrivare a questo risultato. Nonostante il tentativo di far credere che il lavoro per smaltire definitivamente anche il sito di via Bonvino sia risolvibile con un colpo di bacchetta, il percorso rimane, realisticamente, complesso ed in itinere, e dare un giudizio politico mentre queste cose sono ancora in corso d’opera è assolutamente prematuro. Come già ribadito, ogni decisione successiva va valutata con attenzione con le parti in campo e decisa insieme alla Comunità senza tralasciare nessuna strada percorribile.

Al materiale inerte vogliamo dare la sua naturale destinazione, cioè quello di rimetterlo nel ciclo produttivo del vetro perché è per quello che è stato conferito: per l’Amministrazione il mercato di riferimento è quello del riciclo valutando tutte quelle soluzioni che possano accelerare il processo di smaltimento dei cumuli. Questo si potrà concretizzare sia attraverso la cessione a privati per l’utilizzo nelle industrie sia verso l’impiego sperimentale per delle ricerche a carattere universitario. Quindi, non solo la vendita, ma anche la cessione per chiunque abbia bisogno di questa materia per darle una seconda vita nel rispetto dell’ambiente.

“Dopo la Conferenza si è aperta una prospettiva che deve essere verificata in ogni suo aspetto: non ci sono decisioni prese in modo definitivo ma si apre un percorso a tappe su cui lavorare per arrivare ad una soluzione definitiva del problema. Non c’è nessuna sottovalutazione della situazione di via Bonvino: semplicemente si cerca di affrontare il problema un passo alla volta.

La portata del lavoro dell’Amministrazione è un lavoro di prospettiva e attaccarsi al fatto che la soluzione troverà soluzione nel lungo periodo è dovuta, per forza di cosa, al nuovo contesto con una azienda che non c’è più e con degli interlocutori diversi.

Non accettiamo l’accusa di aver volontariamente rallentato la soluzione del problema: la Regione e l’Amministrazione da sempre e ancora oggi sono in prima persona coinvolte nel portare avanti questo percorso per risolvere la situazione”.