Martedì scorso un 16enne di Cadelbosco Sopra si è presentato presso gli uffici della Questura di Reggio Emilia per denunciare un tentativo di estorsione. Il giovane riferiva che un ragazzo, tale H.O., 17enne nato in Marocco e residente a Reggio Emilia, dopo essere entrato in possesso di un paio di cuffiette AirPods di proprietà dell’italiano, aveva preteso il pagamento di una somma in denaro per riconsegnarle al legittimo proprietario.

Il furto delle cuffiette risale al 27 settembre scorso quando la vittima si trovava presso un centro commerciale assieme ad un gruppo di amici. Il marocchino, che aveva conosciuto qualche giorno prima e che si era unito alla sua comitiva, gli toccava lo zainetto, dicendo di avergli aperto la zip solo per fargli uno scherzo. Quando la vittima si è accorta dell’ammanco delle cuffie, il 17enne negava di avergliele rubate. Qualche giorno più tardi, però, un altro ragazzo riferiva alla vittima di aver visto H.O. con le cuffiette in questione.

A questo punto il marocchino chiedeva alla vittima un preliminare incontro per concordare le modalità della riconsegna. L’incontro avveniva nei parcheggi della locale Caserma Zucchi e qui H.O. chiedeva al giovane italiano una somma di 50 euro per poter concretizzare lo scambio. I due giovani si accordavano quindi per incontrarsi sempre nello stesso posto il giorno seguente. Il 16enne decideva però di rivolgersi alla Polizia di Stato per denunciare l’accaduto.
E così, nel primo pomeriggio dell’8 ottobre, veniva predisposto un servizio di polizia finalizzato all’individuazione dell’autore del furto e all’eventuale recupero delle cuffiette. Verso le 14,30, sul posto concordato si presentava H.O. il quale veniva poi avvicinato dal personale della Polizia di Stato che procedeva alla sua identificazione. In quello stesso frangente H.O. consegnava spontaneamente le cuffiette in questione, ma veniva comunque denunciato a piede libero per tentata estorsione.