L’inflazione a settembre 2019 a Modena è stata calcolata a + 0,7 per cento su base tendenziale annua. Secondo le rilevazioni del servizio Statistica comunale per il calcolo del Nic, indice prezzi al consumo per l’intera collettività, l’inflazione su base congiunturale mensile risulta a – 0,9 per cento rispetto ad agosto 2019.

Delle 12 divisioni analizzate sette sono state rilevate in crescita, quattro in calo e una soltanto invariata (“Servizi sanitari e spese per la salute”, dove pure si sono registrati aumenti sull’acquisto d’apparecchi e attrezzature terapeutiche, interamente compensate dalla minor spesa rilevata sui prodotti medicali.

È “Istruzione” (+ 0,9 %) la divisione con la variazione positiva più alta nel mese, dovuta, con l’inizio delle scuole, ad aumenti di rette delle scuole d’infanzia e primaria private. Il calo percentuale più evidente in settembre rispetto al mese precedente (- 4,4 %) è invece alla divisione “Trasporti”, dove fattori prevalenti di natura stagionale hanno inciso in modo significativo sul dato congiunturale, con marcate riduzioni sulle tariffe per il trasporto passeggeri aereo e marittimo (rilevazione nazionale) e carburanti alla pompa (rilevazione territoriale). In aumento la spesa locale per i servizi relativi ai mezzi di trasporto privato.

Altra divisione in calo è “Ricreazione, spettacolo e cultura (-2,1%) dove hanno inciso le diminuzioni sui servizi sportivi e ricreativi locali e nazionali, quelle sui prodotti per animali domestici e sugli articoli di cartoleria (rilevazione comunale), pacchetti vacanza, computer e loro accessori, apparecchi di ricezione (rilevazione nazionale). In controtendenza è in aumento la spesa per biglietti del cinema, strumenti musicali, fiori (rilevazione comunale), apparecchi foto-video, giochi elettronici, libri scolastici e di narrativa, giornali e periodici (rilevazione nazionale).

In calo (-0,5 %) anche “Alimentari e bevande analcoliche” divisione con segno negativo per effetto delle diminuzioni fatte registrare da frutta fresca, oli e grassi, latte, formaggi e uova, caffè, tè, cacao, mentre si segnalano aumenti su carni e, in misura più contenuta, prodotti ittici, vegetali, acque minerali.

Ultima delle divisioni col segno meno a settembre è risultata “Abbigliamento e calzature” (- 0,2 %) in particolari per diminuzioni su capi femminili e maschili.

Aumenti dello zero virgola per tutte le rimanenti divisioni in crescita.

In ordine decrescente si registra + 0,5 % a “Comunicazioni”, per aumenti sulla telefonia (rilevazione nazionale) e a “Altri beni e servizi”. In questo caso all’incremento del comparto hanno contribuito gli aumenti registrati per oreficeria, nido privato, articoli e prodotti per la cura della persona (rilevazione comunale), servizi finanziari (rilevazione nazionale). In calo la spesa locale per l’acquisto di apparecchi elettrici per la cura della persona.

Segue (+ 0,4 %) “Servizi ricettivi e di ristorazione”, dove l’aumento è dovuto, per importanti eventi nel territorio, al costo della camera d’albergo, compensato in parte dalle diminuzioni, attribuibili a fattori stagionali, di agriturismi, pensioni e villaggi turistici rilevati a livello nazionale.

Nella divisione “Bevande alcoliche e tabacchi (+ 0,2 %) si segnala la maggior spesa per l’acquisto di vini e birre, compensata dal calo delle altre bevande alcoliche.

Ultime divisioni in aumento (entrambe con + 0,1 %) sono “Mobili, articoli e servizi per la casa – con aumenti su arredi e riparazioni, acquisto di grandi elettrodomestici, e in calo la spesa per piccoli utensili e beni non durevoli per la casa – e “Abitazione, acqua ed energetici” dove il modesto aumento ha interessato canoni di locazione privata e spese condominiali, combustibili solidi e servizi di manutenzione. In controtendenza risultano in calo: gasolio da riscaldamento, tariffe per l’energia elettrica a mercato libero (rievazione nazionale).

Sul sito (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi), sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.